È davvero un bel ricordo di Ampelio Bucci, quello che ci ha inviato l’agronomo Gabriele Tanfani, storico collaboratore del grande produttore di vino che ha portato il Verdicchio Castelli di Jesi ai livelli di eccellenza, facendolo apprezzare in tutto il mondo.

Un ricordo che pubblichiamo volentieri, perché dà la dimensione della grandezza dell’imprenditore Ampelio Bucci e del profondo legame che Tanfani aveva con lui.
“Il Dr Ampelio Bucci per me non è stato semplicemente il mio datore di lavoro, ma un maestro, un secondo padre.
Ho iniziato a lavorare con Ampelio Bucci 28 abbia fa. Cercava un Agronomo per la sua azienda, non un amministratore. Mi diceva: “per fare il vino buono ho bisogno di una persona che curi bene le mie vigne e poi che mi segua anche tutti gli altri campi a grano, girasoli ecc”.
Il feeling con Ampelio Bucci è nato subito. Lui uomo visionario, creativo, sempre pieno di idee che cercavo, spesso fallendo, di mettere “a terra”, rendendole concrete.
Conosciamo Ampelio per le sue idee che ha portato avanti con una tenacia e caparbietà uniche e soprattutto per aver realizzato dei fantastici vini, che ha fatto conoscere in tutto il mondo.
Ma Ampelio era anche un grande agricoltore, che ha portato avanti tante battaglie a favore non solo dei suoi vini, ma del grano Italiano, del latte, delle campagne marchigiane e dei prodotti agricoli in genere.
Faceva tutto questo perché amava le sue terre, Montecarotto, Pongelli, le Marche. Chiedeva che la sua azienda fosse in ordine, ben tenuta come fosse un giardino.
Ci lascia un uomo colto, sempre cortese, un vero signore che parlava con tutti e di tutto.
Non dimenticherò mai gli insegnamenti, i confronti, le lunghe telefonate e le giornate passate insieme a lavorare.
GRAZIE AMPELIO”