Raccolta girasole: rese basse, si confida nel prezzo

Al via la campagna, una media sui 20 quintali. Più che il meteo, pesa l'attacco delle lumache
Economia
di Alberto Maria Alessandrini

È da poco partita la campagna di raccolta dei girasoli, coltura dove la regione Marche si colloca al primo posto nazionale  per produzione realizzata. L’andamento sembrerebbe essere molto altalenante, con rese certamente non altissime dovute anche ad una concausa di problematiche che si sono avvicendate durante gli ultimi mesi.

Luciano Petrini

“Siamo ancora all’inizio della raccolta, al momento abbiamo trebbiato solo una piccola parte dei circa 500 ettari di girasole che gestiamo, ma la stagione non si preannuncia delle migliori” afferma a Marche Agricole Luciano Petrini, agricoltore e contoterzista di Montemarciano, che aggiunge: “Sia i numeri della fascia costiera che quelli delle aree collinari più interne non stanno fotografando una campagna con numeri importanti, ma aspettiamo il termine della raccolta per poter dare un giudizio definitivo.”

“Il quadro è abbastanza articolato – conferma anche Giancarlo Pesaresi, imprenditore agricolo osimano che sta trebbiando circa 200 ettari di girasole – con le produzioni che hanno risentito molto degli attacchi da parte delle lumache. Nei terreni dove siamo riusciti ad intervenire tempestivamente si riusciranno a superare i 25 q.li ettaro, mentre non mancano situazioni anche al di sotto dei 20 q.li.. Altro aspetto che sta facendo veramente la differenza è la fertilità dei terreni: nonostante concimazioni adeguate ed abbondanti alcune aree meno vocate, in questa stagione, fanno fatica a garantire rese accettabili” .

Cristian Cappanera

Uno scenario confermato anche da Cristian Cappanera, contoterzista che opera fra i comuni di Osimo ed Offagna. “La situazione non è eccezionale – spiega – ci sono campi con raccolte di 15 q.li ettaro, ma vi sono anche situazioni dove siamo riusciti a superare tranquillamente i 22/23 q.li. In stagioni come queste una buona ed attenta pratica agricola può davvero fare la differenza: arature e ripuntature ben eseguite, nei giusti momenti, diventano fondamentali. Abbastanza diffuso il problema delle lumache. Aspetto fondamentale, però, sarà la quotazione alla quale riusciremo a vendere quanto raccolto.”

Un timore per i prezzi condiviso anche da Giacomo Santicchia, agronomo e capo ufficio tecnico dell’azienda agraria della Fondazione Opere Laiche Lauretane: “In azienda abbiamo da poco finito la raccolta dei circa 70 ettari seminati per questa campagna. La media si attesta poco sopra i 20 q.li. In linea con altre realtà fra i comuni di Loreto e Recanati. Il meteo ha inciso molto sulle basse produzioni. Non tanto per problemi di siccità (infatti le piogge, se pur non abbondantissime e sporadiche, vi sono comunque state) quanto per le alte temperature in fase di fioritura e allegagione. In questi frangenti il caldo non ha aiutato un buon sviluppo delle piantine. Se i prezzi si attesteranno in linea con gli scorsi anni, forse, riusciremo ad ottenere un piccolo guadagno, che sarà comunque molto modesto se rapportato al tipo di investimento che vi è a monte.”

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