Nasce Campi: rete tra 600 aziende agricole marchigiane

Dalla protesta dei trattori ad un organismo strutturato: "Dialogo con tutti nell'interesse del settore primario"
Attualità

È nato Campi (Comitati Agricoltori Marchigiani Provinciali Insieme), un nuovo coordinamento regionale che riunisce oltre 600 aziende agricole delle Marche. L’obiettivo? Rappresentare con maggiore forza gli interessi degli agricoltori e tutelare i diritti del settore primario, spesso messo a dura prova da normative e condizioni di mercato sfavorevoli.

Costituito ufficialmente a Treia, Campi ha la sua sede presso lo studio dell’avvocato Marco Massei a San Severino. Il coordinamento supervisiona quattro comitati provinciali già attivi nelle province di Fermo, Macerata, Ancona e Pesaro.

Dall’esperienza delle proteste dei trattori
a una nuova struttura organizzata

I componenti del comitato (foto Cronache Maceratesi)Campi nasce dall’esperienza dei comitati provinciali emersi durante le “proteste dei trattori” dell’inverno 2024. In quell’occasione, gli agricoltori scesero in piazza per manifestare il loro dissenso verso normative considerate penalizzanti. Consapevoli della necessità di un’azione più coordinata, gli agricoltori aderenti hanno deciso di organizzarsi per portare avanti le loro istanze in modo più incisivo.

Il comitato si impegna a operare con dialogo, in maniera collaborativa e rispettosa con le istituzioni, senza voler sostituirsi alle organizzazioni sindacali o ai centri di assistenza agricola esistenti. L’obiettivo è affrontare le principali criticità che affliggono l’agricoltura, sia a livello italiano che marchigiano.

Le priorità: dalle normative alla speculazione

Tra le problematiche prioritarie individuate da Campi figurano:

  • Regolamenti comunitari stringenti: le normative formulate in UE e recepite a livello nazionale sono diventate sempre più severe e spesso difficili da applicare nella coltivazione e nell’allevamento;
  • Mancanza di alternative ai mezzi tecnici: l’introduzione di norme che limitano l’uso di molti mezzi tecnici senza fornire adeguate alternative rende difficile per gli agricoltori produrre a livelli economicamente sostenibili;
  • Burocrazia eccessiva: la complessità amministrativa rappresenta un ostacolo significativo per le aziende agricole;
  • Squilibrio costi-prezzi: le “congiunture sfavorevoli tra costi di produzione e prezzi di vendita dei prodotti agricoli” non sono adeguatamente regolamentate e tutelate a livello nazionale;
  • Fauna selvatica incontrollabile: i danni causati dalla fauna selvatica rappresentano una problematica crescente per gli agricoltori.

Campi si propone inoltre di promuovere la creazione di filiere, cooperative, consorzi, associazioni di prodotto e organismi associativi di settore. Un altro punto chiave è la lotta alla speculazione sui prodotti per garantire maggiore trasparenza dei prezzi lungo l’intera filiera. Infine, il coordinamento intende sensibilizzare la politica affinché adotti una legislazione che privilegi l’uso di materie prime italiane, con una chiara indicazione dell’origine dei prodotti per prevenire frodi.

Tags: Campi, in evidenza

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