Il verde al centro dei modelli urbani: un utile decalogo per i Comuni

Dieci azioni per restituire centralità alla natura negli insediamenti residenziali presentate da Confagricoltura insieme ad importanti associazioni e al Crea
Attualità

Sono molte, anche nelle Marche, le città di medie e grandi dimensioni dove la gestione del verde pubblico potrebbe essere decisamente migliorata con interventi puntuali e resilienti. Utile è dunque per i nostri amministratori locali il decalogo proposto da Confagricoltura insieme ad Assoverde, Képos e la collaborazione di un primario istituto di ricerca come il Crea.

Dieci azioni che sono emerse nel corso di un incontro sul tema “Il verde nella città che cambia” dove è stata presentata la quarta edizione del “Libro Bianco del Verde”: una pubblicazione che contiene 73 contributi fra testimonianze scientifiche, esperienze amministrative, casi di studio, proposte e soluzioni operative a cura di 128 autori provenienti da diversi ambiti disciplinari.

Dieci azioni che gli organizzatori avanzano affinché la natura sia posta al centro dei nostri modelli urbani, esaltandone la funzionalità, favorendo la socialità e la salute, rispondendo alla sfida degli sconvolgimenti climatici che mettono sempre più alla prova i nostri territori.

«Il verde urbano è il polmone che ricarica le città. Per questo le amministrazioni devono guardare sempre di più a modelli in cui l’attività agricola possa svolgere un ruolo centrale. Si tratta di sistemi con il nobile compito di integrare la produzione economica ai più alti valori della vita quali lo stare insieme, l’aggregazione, la partecipazione in un ambiente sano. Nel progetto “Libro Bianco del Verde” la collaborazione con il CREA è fondamentale perché fornisce strumenti e soluzioni alle imprese; la ricerca, infatti, non può essere fine a sé stessa ma deve accompagnarci nella messa a terra delle iniziative di innovazione e sostenibilità» ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.

«Il verde rappresenta il miglior investimento per la salute delle persone – ha commentato Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde – Ora bisogna tradurre queste azioni in normative adeguate affinché le infrastrutture verdi siano correttamente pianificate, progettate e gestite in maniera che abbiano e diano un lungo futuro. Questi dieci punti rappresentano una sfida per tutti, per le imprese del settore, per i cittadini e per le amministrazioni in maniera da mettere a frutto le competenze per le quali il nostro Paese eccelle nel mondo».

Il decalogo delle azioni

1. Rendere obbligatoria la redazione di un Piano del Verde cittadino con un approccio multidisciplinare e sinergico tra amministrazioni, associazioni di settore, imprese, professionisti, ricerca e cittadini
2. Favorire la pianificazione ecologica di lungo periodo del verde urbano, su scala sovracomunale ed intercomunale, anche attraverso le reti ecologiche multilivello e integrate che connettano città, aree rurali, boschi e parchi protetti
3. Incrementare gli spazi verdi con benefici per la biodiversità, per la vita sociale delle comunità urbane, per la mitigazione dei rischi naturali e dei disagi legati ai cambiamenti climatici e per la qualità dell’aria
4. Definire gli standard tecnici obbligatori per interventi urbanistici che considerino soglie minime di copertura arborea su base scientifica
5. Istituire un fondo nazionale a sostegno di progetti per la conoscenza, lo sviluppo e la gestione delle formazioni vegetali urbane
6. Stimolare la gestione digitale del verde urbano, orientata ai cittadini e ottimizzata, per migliorarne la comunicazione e la fruizione
7. Inserire gli investimenti per il verde urbano nei Piani regionali di prevenzione attraverso politiche sociali e sanitarie ad hoc
8. Adeguare la normativa nazionale in materia anche attraverso l’introduzione di indicatori misurabili
9. Privilegiare l’approccio multidisciplinare in ogni fase della pianificazione, progettazione e gestione, in modo da affrontare con una visione d’insieme tutti gli aspetti che riguardano la città
10. Intensificare le attività comunicative e educative verso molteplici target (scuole, PA, professionisti e imprese, media, pubblico generale ecc.) che permettano di mediare gli aspetti tecnici attraverso una narrazione empatica

Tags: città verdi, in evidenza, verde urbano

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