“L’accordo Mercosur? Concorrenza sleale, piccoli allevamenti a rischio”

Il presidente di Confagricoltura Anona, Antonio Trionfi Honorati: "Pochi controlli all'estero, prezzi più bassi a scapito della sicurezza"
Economia
di Veronique Angeletti

Il presidente Confagricoltura provincia di Ancona Antonio Trionfi Honorati, alleva nelle campagne di Jesi, una mandria di 160 mucche e 200 capi di bufale. Con lui parliamo dunque dei possibili effetti dell’accordo Mercosur che favorisce il libero scambio tra i paesi dell’UE e quelli del sud America (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay (con l’aggiunta di una intesa anche con il Messico, che preoccupa non poco il settore zootecnico per il rischio di una invasione di merce a basso costo.

Antonio Trionfi Honorati

Quale sarà, secondo lei, l’impatto nella nostra regione di una liberalizzazione delle carni nell’accordo Mercosur?
«Sono convinto che l’impatto dal punto di vista economico potrebbe essere rilevante sul comparto dei bovini a livello regionale. Come sono convinto che le importazioni di carni avranno delle conseguenze più di tutto sulle singole piccole aziende che non riusciranno a competere. Questo perché ci sarà una concorrenza sui prezzi che possiamo già definire di sleale».

Perché? ˑ
«I loro costi di produzione sono inferiori proprio perché i loro metodi (pascolo senza controlli) sono inferiori ai nostri standard tra quelli imposti per l’alimentazione, i controlli veterinari e il rispetto delle leggi per il benessere animale».

Cosa si potrebbe fare per rendere la concorrenza più equa?
«Dovrebbero esserci dei meccanismi per equiparare i costi di produzione e compensare i maggiori costi di gestione e il peso esoso della burocrazia. Magari aiuti, contributi statali proprio per rendere le aziende zootecniche marchigiane concorrenziali».

Esiste un altro effetto negativo dell’importazione di carne dal Mercosur?
«I loro prezzi rischiano di vanificare tutti gli investimenti che stiamo facendo per introdurre una cultura del mangiare carne marchigiana».

 La carne marchigiana è così superiore?
«Questo è una questione di gusto. Ma io la metterei sul piano della sicurezza e della sostenibilità».

Si spieghi meglio…
«Non spetta a me pronunciarmi sulla bontà della carne, ma sulla sicurezza alimentare sì. Abbiamo un sistema che tutela il consumatore e poi sul piano ambientale, mangiare locale, a quasi chilometro zero, ha un minor impatto sull’ambiente che mangiare una carne che arriva da molto molto lontano. Pertanto, è d’obbligo farsi due domande. La prima : come si spiega che la carne che viene dall’America del Sud per non dire un determinato paese, che deve fare migliaia di chilometri, possa essere venduta a prezzi competitivi rispetto a quella locale marchigiana? La seconda: come può essere sostenibile per l’ambiente una carne che arriva da così lontano?»

In conclusione?
«Temo che siamo davanti ad una lotta impari e che si continua a penalizzare gli agricoltori e gli allevatori ma anche tutte le aziende dell’agroalimentare che saranno quelle alla fine che non esporteranno ma subiranno le importazioni e pagheranno il prezzo più caro dell’accordo».

Tags: accordo Mercosur, carne, in evidenza, Trionfi Honorati

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