Acquaponica, progetto marchigiano fa scuola a Osaka

All'Istituto "Salvati" di Monte Roberto agricoltura e idroponica insieme per un sistema agricolo a circuito chiuso
Attualità
di Giorgia Clementi

L’Istituto Agrario “Cuppari Salvati” di Monte Roberto conferma la sua vocazione all’innovazione nel campo agricolo e formativo: il progetto di acquaponica sviluppato nelle serre della storica Villa Salvati ha varcato i confini regionali e nazionali fino a raggiungere Osaka, in Giappone, dove è stato presentato nell’ambito del percorso “Le Buone Pratiche della Scuola Italiana” legato all’Expo 2025.

A rappresentare l’Istituto sono stati il prof. Andrea Di Sebastiano e due studenti meritevoli, Lucia Bartolucci e Francesco Spendolini, selezionati tra sole dieci scuole italiane invitate a portare la propria esperienza innovativa.

L’impianto di acquaponica, come punta di diamante della didattica sostenibile del “Cuppari”, si è confermato un modello di eccellenza capace di suscitare grande interesse internazionale.

Acquaponica: un sistema agricolo a ciclo chiuso

acquaponica iis cuppari salvati
Presentazione del sistema di acquaponica

La tecnologia presentata a Osaka si basa su un principio semplice ma rivoluzionario: integrare acquacoltura e idroponica in un sistema a ciclo chiuso. Come spiegatoci dal professor Di Sebastiano lo scorso febbraio, i rifiuti organici prodotti dai pesci vengono trasformati dai batteri in nutrienti che le piante assorbono per crescere, purificando allo stesso tempo l’acqua che ritorna pulita nelle vasche. Un processo che permette di ridurre al minimo lo spreco idrico e di evitare l’uso di fertilizzanti chimici.

«Si tratta di un approccio agricolo sostenibile e replicabile – afferma –  che dimostra come sia possibile produrre cibo in maniera efficiente e rispettosa dell’ambiente anche in contesti urbani o con risorse limitate».

Dal laboratorio didattico al palcoscenico internazionale

L’impianto di Monte Roberto non è solo un progetto tecnico, ma anche uno strumento educativo che permette agli studenti di sperimentare in prima persona l’integrazione tra natura e tecnologia. A Osaka, i ragazzi hanno saputo presentarlo con competenza e passione a un pubblico di oltre cinquemila visitatori al giorno, tra addetti ai lavori e curiosi, riscuotendo apprezzamenti e attestati di stima.

Un successo che si inserisce nella linea tracciata dall’Istituto: formare giovani preparati alle sfide dell’agricoltura del futuro, capaci di unire saperi tradizionali e innovazione tecnologica.

Un percorso di crescita continua

Nel mese di giugno, un’altra delegazione di studenti aveva inoltre già partecipato a Osaka a un progetto PNRR su Intelligenza artificiale e STEM, mentre nei prossimi mesi altri allievi voleranno a Boston per un’esperienza formativa presso il MIT.

«Questi traguardi – commenta il dirigente scolastico Alfio Albani – testimoniano la qualità della nostra didattica e la capacità dei nostri studenti di confrontarsi con i grandi temi globali, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità».

 

Tags: acquaponica, idroponica, in evidenza, Istituto S. Salvati

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