Sono passati ormai quasi tre anni dalla disastrosa alluvione che colpì le aree dei fiumi Misa e Nevola. Un periodo apparentemente eterno per chi è stato colpito da quella tragedia, ma incredibilmente breve per la complessa macchina della burocrazia. Fra cantieri già partiti ed altri ancora in fase di progettazione, ponti ancora divelti ed opere di mitigazioni realizzate (pulizia degli argini, rimozione delle piante, etc..) resta ancora aperta la questione risarcimenti. Decine di milioni di euro di danni, attività in ginocchio ed un territorio ancora profondamente segnato.
A tal proposito, è notizia di questi giorni, che la struttura del Vice commissario Delegato alluvione 2022, d’intesa con le competenti autorità regionali, ha ritenuto di concedere una ulteriore proroga al 15 settembre 2025 (data ultima anche della conclusione dell’emergenza 2022) per la rendicontazione e la certificazione delle spese relativamente all’alluvione 2022.
Un’ultima e definitiva proroga, non ve ne saranno altre, per la presentazione della rendicontazione finale delle spese fino ad ora sostenute dalle attività economiche (aziende agricole incluse) fino al 15 settembre 2025 per far fronte alle devastazioni ed ai danni subiti durante l’alluvione.
Una decisione, questa, scaturita anche grazie alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria che potrà permettere una migliore e più accurata valutazione dei danni effettivamente subiti dal tessuto produttivo del territorio.
Il decreto è il n° 118 del 17/06/2025 ed è consultabile e scaricabile nella pagina web di Regione Marche al seguente link.
https://www.regione.marche.it/danni-alluvione-2022