Consorzio Marche Biologico, un cambio di passo

Gli obiettivi dell'organismo che riunisce 430 imprese regionali
Attualità

Se fino ad ora l’attività di comunicazione nel mondo biologico aveva riguardato per lo più convegni e momenti dedicati ai professionisti dell’agricoltura, nel 2023 il Consorzio Marche Biologiche ha registrato un cambio di rotta. Fra press tour, incontri ad hoc con degustazioni e workshop nutrizionali, da Isola del Piano l’eco della cultura bio ha risuonato in tutto lo stivale. A spiegarlo è Francesco Torriani, presidente del Consorzio (nella foto) che promuove la filiera regionale dei seminativi biologici che riunisce 430 imprese agricole dislocate nelle Marche, per un totale di 30 mila ettari di superficie coltivata e 20 mila tonnellate di materia prima lavorata all’anno.

Le iniziative
«La strategia comunicativa del 2023 ha viaggiato su una linea fortemente orientata a sostenere la domanda dei prodotti biologici: il Consorzio Marche Biologiche non si è impegnato solo a comunicare con gli operatori della filiera – spiega Francesco Torriani al termine di un anno particolarmente intenso per il biologico marchigiano – ma ha investito fortemente in giornate informative rivolte ai cittadini-consumatori, in particolare a gruppi di acquisto solidale, ai gestori di punti vendita specializzati e non, agli istituti scolastici e soprattutto alla stampa hanno riscosso un grande successo. Ad Isola del Piano, tra stabilimenti produttivi e Monastero Girolomoni, sono state registrate oltre 300 presenze».

In particolare, è stato organizzato d’estate il press tour a Isola del Piano, finalizzato a far conoscere da vicino più che una storia aziendale, la storia del biologico in Italia: numerosi giornalisti si sono dati appuntamento a pochi chilometri da Urbino per vivere negli stessi luoghi in cui, oltre mezzo secolo fa, Gino Girolomoni aveva deciso di riportare la vita in collina, e con essa contribuire alla nascita del biologico in Italia. «Non si tratta di una comunicazione mainstream – continua Torriani – ma quella che porteremo avanti nel 2024 sarà una strategia volta a far comprendere l’opportunità del fare filiera per le piccole e medie aziende agricole, e per far conoscere alle persone come la pasta biologica marchigiana sia qualitativamente ottima, buona e nutriente, pur mantenendo un prezzo accessibile».

Le risorse regionali
La fotografia scattata dal presidente di del Consorzio arriva dopo un anno difficile dal punto di vista dei consumi, ma comunque importante anche per le nuove risorse stanziate dalla Regione Marche. È notizia piuttosto recente, infatti, l’approvazione del progetto Filiera ConMarcheBio, progetto incentrato sulla valorizzazione dei seminativi biologici marchigiani con investimenti immateriali e materiali per un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro. «Il bilancio dell’attività svolta nel 2023 dal Consorzio Marche Biologiche è decisamente positivo, ma per continuare a sostenere questo mercato non c’è altra via se non quella, per l’appunto, dell’alimentazione biologica, motivo per cui rinnovo l’invito alle famiglie italiane a consumare prodotti biologici, che in questo preciso momento dell’anno possono tradursi in una strenna natalizia per fare un regalo non solo buono, ma anche virtuoso» ha concluso Torriani.

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