Distretto floroviaistico delle Marche, 130 le aziende aderenti

Presentato ufficialmente il nuovo organismo per promuovere un settore di eccellenza della nostra regione
Economia

Presentato a Grottammare, il Distretto florovivaistico delle Marche, alla presenza del sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Luigi D’Eramo e dell’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini. Presenti tutte le associazioni di categoria.

I partecipanti alla presentazione del Distretto florovivaistico

“La creazione di questo Distretto è un’iniziativa intelligente per fare rete e creare squadra – ha affermato il sottosegretario D’Eramo –. Credo che, come per altri distretti creati qui nelle Marche, sia stato fatto un lavoro eccezionale che consentirà di compiere un salto di qualità e valorizzare tutto il settore”. D’Eramo ha inoltre citato i numeri importanti legati all’economia del comparto in Italia, ai primi posti in Europa per export e produzione.

Ricordando la recente legge delega nazionale dedicata al florovivaismo, che ha lo scopo di creare un quadro normativo organico per la produzione, la commercializzazione, la valorizzazione e l’utilizzo dei prodotti, il sottosegretario ha sottolineato l’impegno del Masaf e ha evidenziato che il Distretto florovivaistico marchigiano potrà rappresentare un ulteriore volano di sviluppo per il territorio.

“Il Distretto – ha aggiunto l’assessore Antonini – è uno strumento fondamentale per la crescita e la promozione del settore poiché ha un’importanza storica e strategica per l’economia e l’identità delle Marche, in particolare nell’area meridionale, ottenendo importanti riconoscimenti. Proprio per valorizzare appieno questo patrimonio e renderlo più competitivo, è stato istituito il Distretto Florovivaistico delle Marche”.

Interessanti gli interventi che si sono succeduti, a partire da quello di Enrico Ciarrocchi, titolare dell’omonimo vivaio, aderente a Confagricoltura, il più grande del Distretto. Un Distretto che vede l’adesione di circa 130 aziende che occupano un totale di 500 addetti, con un valore del fatturato che supera ampiamente i 30 milioni di euro. Un’eccellenza dove il dialogo ed il confronto permettono di superare quella naturale diffidenza data dalla concorrenza tra aziende, per una visione comune che potrà produrre grandi benefici per tutti.

Il Distretto florovivaistico rientra nella categoria dei Distretti delle Piccole e Medie Imprese (P.M.I.) con l’obiettivo principale di riconoscere e sostenere sistemi produttivi locali omogenei, caratterizzati da una forte concentrazione di imprese e da un’organizzazione interna peculiare.

Per essere riconosciuto, come noto, un distretto deve soddisfare precisi requisiti, tra cui: elevato livello di integrazione produttiva, sede legale o operativa nelle Marche e un accordo formale tra i partecipanti. Tra i requisiti specifici richiesti per i distretti delle PMI specializzati che operano in un unico settore produttivo vi sono la presenza di almeno 100 imprese agricole in 15 Comuni contigui, 150 addetti complessivi, almeno 5 imprese di condizionamento e con un volume d’affari complessivo di almeno 5M€.  Possono partecipare sia imprese agricole singole e associate che enti locali, organizzazioni professionali, imprese turistiche e di ristorazione, a patto che il potere decisionale resti saldamente nelle mani dei rappresentanti delle aziende agricole. Requisiti tutti presenti per il Distretto Florovivaistico delle Marche che potrà agire come vero e proprio strumento di governance del territorio.

L’accordo di distretto presentato, sottoscritto da tutte e 130 le aziende aderenti, si prefigge obiettivi ambiziosi: la valorizzazione territoriale, la promozione e visibilità, la crescita dell’importanza del settore a livello nazionale e internazionale attraverso attività promozionali mirate, il supporto alle imprese, la competitività e la cooperazione, lo sviluppo economico.

 

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