Girasole, moderato ottimismo ma senza eccessivi entusiasmi

Positive le piogge primaverili, molto meno le ondate di calore estive
Economia

Ha preso il via da qualche giorno la raccolta di girasole nella nostra regione che, se pur subito sospesa dal maltempo, sta già mostrando le prime tendenze che caratterizzeranno questa campagna 2023.

In un quadro agronomico generale certamente non entusiasmante per molte delle principali colture marchigiane (grano, colza, uva, etc..) un moderato ottimismo parrebbe accompagnare, invece, la produzione di girasole, settore nel quale la regione Marche ricopre un ruolo di indiscusso leader nazionale. Sono infatti circa 40 mila gli ettari coltivati nella regione (a fronte dei 90 mila in Italia) con buona parte di girasole in varietà alto oleico, quello più ricercato dall’industria alimentare, specialmente dove che è stato messo al bando l’olio di palma.

Le abbondanti piogge che hanno contraddistinto la primavera e l’estate se da un lato hanno flagellato la cerealicoltura, dall’altro, hanno garantito delle condizioni idonee allo sviluppo dei girasoli, soprattutto nella fase di nascita e crescita della pianta. Purtroppo, però, le alte temperature che, se pur per brevi periodi, hanno caratterizzato le settimane a cavallo fra luglio ed agosto in alcuni casi non hanno di certo favorito fioritura ed allegagione. Problematica, questa, meno riscontrata nelle semine più tardive e nei secondi raccolti.

Le forti precipitazioni, inoltre, pur agevolando molto la pianta nello sviluppo hanno in molti casi determinato una crescita superficiale dell’apparato radicale. Situazione che ha reso la coltivazione più esposta in quei momenti di breve, ma intenso, caldo che comunque non sono mancati.

Al netto del contesto sopra ricordato, nonché delle ben note difficoltà legate a questo tipo di coltura (danni da piccioni e divieto all’uso di specifici prodotti fitosanitari dati dalla nuova Pac in primis) i primi riscontri prefigurano quindi una campagna 2023 con buona produzioni, sicuramente più positiva rispetto a quella 2022, con una resa media di 25/27 quintali ad ettaro anche se non mancano le zone dove si sono superati tranquillamente i 30 quintali. Resta ovviamente l’incognita sui prezzi che, a fronte di un generale aumento dei costi di produzione che gli agricoltori hanno dovuto sostenere, ci si augura sia in grado di garantire un’adeguata remunerazione.

Tags: girasole, in evidenza

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