Le teleferiche a servizio delle aziende agroforestali

Nei sistemi di esbosco le Marche sono ancora indietro
Tecnica

Lo sviluppo delle aziende agroforestali delle Marche passa attraverso una profonda innovazione nei sistemi di esbosco e le teleferiche sono un primo importante passo. Se ne è fatta portavoce Confagricoltura Ascoli nel corso di un incontro ad Arquata del Tronto che ha visto una nutrita partecipazione di operatori, a cominciare dai rappresentanti del Consorzio Marche Verdi (gestori di circa 25 mila ettari di foreste) e delle Comunanze Agrarie più grandi del Piceno (Spelonga, Pretare, Colle, Pescara del Tronto, Trisungo, ecc). Un incontro che è servito non solo per illustrare le opportunità che le teleferiche possono offrire alle imprese agroforestali in un’ottica di migliore efficienza aziendale e riduzione dei costi di produzione, ma anche per ricordare il sostegno pubblico per tali investimenti grazie a misure dedicate del Piano di sviluppo rurale delle Marche e, in prospettiva, del Pnrr.
Mediante le teleferiche – è stato spiegato da Domenico Befani, esperto in cantieristica ed innovazione forestale di Perugia  –  il legname viene trasportato sospeso ad una fune e quindi è svincolato dalle caratteristiche del terreno, sia permanenti (come la pendenza o l’accidentalità) che temporanee (come l’umidità o la presenza di neve) in modo che non influiscono in misura rilevante sul lavoro, contrariamente ad altri sistemi di esbosco come avvallamento e strascico. In un territorio dalle eccellenze ambientali preservate dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, oltre che dalle cosiddette Aree natura 2000, l’uso della teleferica ed il sostegno economico della Regione Marche con misure appropriate rappresentano insomma il futuro per lo sviluppo economico del settore legno-energia.
“L’organizzazione di questo incontro sulla meccanizzazione forestale – ha ricordato ai presenti il vicepresidente di Confagricoltura Marche, Emiliano Pompei – si è reso necessario per innovare un settore che nei sistemi di esbosco è ancora indietro rispetto alle aziende forestali del nord Europa, ma soprattutto per far fronte alle esagerate limitazioni delle aree protette nelle manutenzioni straordinarie delle strade e piste forestali o mulattiere esistenti. L’uso di teleferiche, in questo senso, permette di lavorare anche in aree forestali poco servite dalla viabilità”.
L’incontro è stato propedeutico ad una sessione pratica sull’uso delle teleferiche forestali, che sarà organizzata per il prossimo autunno da Confagricoltura sempre ad Acquasanta Terme.

 

Tags: Pompei, Teleferiche

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