Breve tour marchigiano per il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida. Dopo la visita di alcune aziende agricole e zootecniche nel fermano, ha fatto tappa anche presso la sede dell’Amap, l’Agenzia Marche Agricoltura e Pesca. Un incontro riservato agli addetti ai lavori nonché ai collaboratori dell’agenzia regionale che si occupa di innovazione nel settore agricolo e nella pesca, da poco trasferitasi nella nuova sede di Osimo. Fra i presenti anche il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, il presidente Amap Marco Rotoni, l’arcivescovo di Ancona mons. Angelo Spina e diversi rappresentanti delle principali organizzazioni agricole regionali, fra cui il presidente di Confagricoltura Macerata, Andrea Pettinari.
Molti i temi trattati dal Ministro e le priorità scandite nel corso del suo intervento: obiettivo primario rimettere al centro la figura dell’agricoltore visto come risorsa per la sicurezza alimentare e la custodia del territorio. Missione sempre più difficile, anche alla luce della concorrenza “sleale” che i prodotti provenienti dall’estero fanno nei confronti del nostro Made in Italy. Sarà necessaria, secondo Lollobrigida, una reciprocità in grado di riequilibrare quell’innalzamento dei costi che l’impresa agricola nazionale è costretta a subire per rispettare le tante norme di settore (assunzioni, sicurezza sul lavoro, limitazioni nell’uso di fitofarmaci, etc.). Nessuna parola, invece, in merito alla burocrazia sempre più asfissiante che si abbatte su qualsiasi azienda agricola e che, negli ultimi anni, ha continuato ad aumentare (quaderno di campagna elettronico, eco-schemi, anticipi Pac).
Il presidente Amap Rotoni ha poi sottolineato le molteplici attività che l’Agenzia porta avanti per supportare il settore. Specifica attenzione al mondo dell’olio, con la valorizzazione dei monovarietali marchigiani, e delle piante micorizzate, grazie ai vivai forestali di Amandola e Sant’Angelo in Vado. Un focus particolare anche sul problema irrigazione sul quale Amap sta intervenendo con la ricerca di metodologie che permettano un monitoraggio puntuale ed accurato dell’umidità dei terreni.
Degno di nota, infine, l’annuncio del Ministro Lollobrigida circa l’imminente riforma della legge venatoria. Una norma, la 157 del 1992, ritenuta ormai obsoleta, da aggiornare anche alla luce dei nuovi problemi che la fauna selvatica crea non solo al settore agricolo, ma anche ai semplici cittadini. Una questione importante ma che susciterà senza dubbio non poche polemiche, stante le tante sensibilità in gioco, come le ben note vicissitudini nella nostra regione causate dalla recente riforma capestro degli Atc hanno già dimostrato.