Migliore gestione aziendale con la zootecnia di precisione

Un innovativo modello basato sul precision farming
Tecnica

Fotografare il quadro della zootecnia da latte della regione Marche, sperimentando un innovativo modello di gestione, basato sui più recenti criteri di precision farming. È questo l’obiettivo del progetto di zootecnia di precisione al centro di un convegno, svolto questa mattina ad Ancona nella sede dell’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche.
Capofila del progetto, finanziato nell’ambito del PSR Marche è TreValli Cooperlat, con partner scientifici Amap e l’Istituto Zooprofilattico ed un gruppo operativo di cui fanno parte le cooperative agricole Fattorie Marchigiane, Latte Marche, Sibilla, Montefeltro Latte, Frentana, Stalla San Fortunato e cooperativa agricola del Petrano.

Concluso a marzo 2023, il progetto si è attuato attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatica capace di fornire agli allevatori da latte bovino e ovino della regione Marche, alcune informazioni utili a ottimizzare la gestione aziendale, migliorandone la produttività, le performance e l’efficienza, la qualità e la redditività delle aziende. Il modello è stato sperimentato su un campione rappresentativo di 70 aziende zootecniche (bovine e ovine). Il sistema raccoglie informazioni, le rielabora attraverso lo sviluppo di un algoritmo, e restituisce alle aziende alcune indicazioni su quattro punti chiave: il benessere animale, la bio sicurezza, la sanità e l’utilizzo del farmaco.
Il sistema riconsegna, infatti, il grado di efficienza dell’azienda rispetto a quelle che sono le criticità, sia strutturali che gestionali, sulle quali intervenire. L’obiettivo è offrire un sostegno nella gestione, orientando le aziende al Quality Management per affrontare criticità spesso comuni.

Il settore della zootecnia da latte in Italia si trova oggi ad affrontare sfide che riguardano la sostenibilità̀delle produzioni, la riduzione dell’impatto ambientale, la salvaguardia del benessere degli animali ad uso zootecnico, la sicurezza degli alimenti destinati agli animali e all’uomo, la contrapposizione a problematiche sanitarie emergenti. In questo, come in molti altri ambiti agro-zootecnici, il livello decisionale assume un’importanza rilevante e deve pertanto avvalersi di strumenti in grado di supportare le scelte. La nascita e lo sviluppo della cosiddetta precision farming è la risposta a questa crescente esigenza.
L’innovazione del progetto sta proprio nel raggiungere elevati standard produttivi delle aziende zootecniche ad un livello di management tale da consentire la produzione di derivati che rispondano alle più attuali aspettative del mercato, favorendo lo sviluppo di linee produttive in cui la materia prima (latte) provenga da realtà aziendali in cui aspetti come il benessere animale o l’impiego del farmaco vengano gestiti con le più innovative e moderne conoscenze.

A presentare il progetto, dopo l’introduzione ai lavori di Giovanni Pezzotti, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico e Alberto Maria Alessandrini, consigliere Amap, sono intervenuti Paolo Cesaretti di TreValli Cooperlat, Donatella Bordoni e Simone Coppari dell’Amap e Pier Mario Mangili dell’Istituto Zooprofilattico. Ha moderato l’incontro Paolo Fabiani, direttore di Latte Marche.

Tags: in evidenza, Tre Valli, zootecnia

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