“Produttori di cibo prima ancora che custodi del territorio”

Il direttore regionale di Confagricoltura mette in chiaro le priorità
Attualità

L’unico modo per prevenire l’abbandono dei terreni agricoli, o la loro conversione ad altra destinazione, non può che essere far tornare il settore primario competitivo e redditizio”.

Parole del direttore di Confagricoltura Marche, Alessandro Alessandrini, (nella foto) commentando la notizia dell’approvazione del Ddl recante disposizioni per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio.

Prima che custodi del territorio – aggiunge Alessandrini – i nostri agricoltori sono innanzitutto degli imprenditori e come tali devono essere considerati senza relegarli a ruoli folcloristici, superando così anche quella certa retorica green priva di qualsiasi fondamento scientifico. Se per il futuro vorremo continuare a vedere le nostre campagne curate e coltivate per la produzione di derrate alimentari – conclude il direttore regionale di Confagricoltura – non basterà una legge che ne vieti altri usi o che confermi agli agricoltori il ruolo di custodi che effettuano da centinaia di anni, ma servirà una politica economica seria che consenta un utilizzo sostenibile dei terreni, non solo ambientale, ma anche economico e sociale”.

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Tags: agricoltore custode, Alessandrini, in evidenza

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