Riserva Ripa Bianca, un modello di gestione fluviale

Messa in campo azioni compatibili con l'attività agricola
Attualità
di Andrea Dignani (geologo)

Il cambiamento climatico in atto sta sviluppando due fenomeni opposti. Da un lato abbiamo l’incremento della frequenza e dell’intensità degli eventi estremi di precipitazione, che contribuisce all’aumento della probabilità di accadimento e dell’intensità di fenomeni alluvionali, come riportato anche dalla Direttiva Europea 2007/60/CE (Direttiva Alluvioni). Dall’altro lato, si scatenano fenomeni siccitosi non trascurabili, e anzi possono diventare di notevole criticità per gli effetti sui territori e l’agricoltura . Ne consegue che comprendere approfonditamente gli scenari idraulici (eventi) – siano essi alluvioni oppure siccità – che possono sollecitare una porzione di territorio (dominio spaziale) in un determinato intervallo di tempo (dominio temporale) è di fondamentale importanza per il corretto sviluppo di piani, programmi, interventi, azioni e progetti di opere (target).

Sempre di più sorgono necessità di realizzare interventi e pianificazioni che tengano conto del nuovo scenario climatico e allo stesso tempo si possano trovare mediazioni gestionali per il mantenimento dell’uso del suolo soprattutto in agricoltura.

FIG.1

Gli interventi nell’ambito del contesto agricolo dovranno essere concepiti per accumulare acqua per i periodi siccitosi, ma al tempo stesso occorrono anche interventi che possano ridurre il rischio di alluvioni, erosioni e dissesti. Per questo nelle programmazioni di gestione fluviale si dovranno prevedere interventi come i laghetti collinari o di pianura, la gestione naturalistica dei fossi, le aree di laminazione compatibili con le pratiche agronomiche, gli interventi fluviali che risolvono le erosioni ma che ripristinano gli habitat ecologici.

FIG.2

Nella Riserva Naturale Regionale Ripa Bianca di Jesi da anni si persegue una coerente programmazione di interventi e progetti educativi per la gestione fluviale sostenibile, con il sistema del fiume Esino interconnesso morfodinamicamente con il sistema dei versanti, in un contesto di attività agricole presenti. La Riserva rappresenta un territorio ideale per la sperimentazione e la ricerca di soluzioni sostenibili per la dinamica fluviale e la dinamica di versante. (Fig 1)
I progetti degli interventi fluviali realizzati ed in corso di realizzazione (Fig. 2) della Riserva sono una sperimentazione sul campo di azioni che risolvono erosioni, sono compatibili con l’attività agricola, ricreano habitat fluviali ed allo stesso tempo sono occasioni per la formazione e la didattica.

Tags: Gestione fluviale, in evidenza, Riserva Ripa Bianca

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