Quasi 100 domande di indennizzo nelle Marche per l’attacco di lupi

Salutata con soddisfazione la decisione dell'Italia di declassare l'animale da specie strettamente protetta a specie "semplicemente" protetta
Attualità

Nelle Marche, solo nel 2024, sono giunte all’attenzione degli uffici competenti circa 100 domande di indennizzo per animali da reddito predati da lupi.  Da Pergola a Fano, da Osimo a Fabriano, senza tralasciare grandi centri abitati costieri come Ancona o San Benedetto, quella dei lupi è una presenza stabilmente accertata in ogni area della regione, che sta comportando non pochi danni.

Logico, dunque, che anche nella nostra regione sia stata espressa forte soddisfazione al parere positivo dato dall’Italia al declassamento dello status di protezione del lupo, così come proposto dalla risoluzione europea per modificare la direttiva Habitat. Un iter complesso ma resosi ormai necessario alla luce della situazione sempre più pesante che molti agricoltori si trovano a fronteggiare, e non solo.

Una volta che tutti i paesi Ue avranno formalmente dato l’ok, l’animale passerà da specie strettamente protetta a specie “semplicemente” protetta. Passaggio necessario per poter avviare una gestione più flessibile delle popolazioni di lupi da parte degli stati membri, consentendone anche gli abbattimenti. Dopo il passaggio in commissione agricoltura al Senato ed alla Camera, avvenuto il 6 maggio, resta ora solo il voto finale in aula, una mera formalità, atteso per giovedì 8 maggio.

Quella dei danni causati dalla presenza incontrollata dei lupi è una questione nota. Non solo allevatori ed agricoltori colpiti da continui attacchi in ogni parte della penisola ma anche semplici cittadini. Sono in aumento, infatti, le aggressioni ai danni di cani, gatti e (in qualche caso, ancora raro) anche nei confronti di essere umani. In occasione del dibattito tenuto nelle commissioni parlamentari, infatti, ISPRA e Ministero dell’ambiente hanno dovuto riconoscere che tra il 2017 e il 2024 vi sono stati 19 attacchi da parte di 7 lupi alle persone. Un cifra, tra l’altro, nemmeno esaustiva dato che Ispra può certificare solo le aggressioni per le quali è stato effettuato l’esame del Dna dell’animale.

“Oggi anche la Camera ha espresso voto favorevole alla modifica della direttiva Habitat proposta a Bruxelles – ha dichiarato il marchigiano Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera –. Una scelta fondamentale per dare a Stati e Regioni maggiori strumenti nella gestione del lupo, consentendo interventi concreti per la tutela degli allevatori. La conservazione del lupo ha avuto un ruolo importante nella tutela della biodiversità, ma oggi servono misure per garantire equilibrio tra protezione della fauna e salvaguardia delle attività agricole”.

Solo alcuni dei danni causati da lupi, per altro, sono facilmente risarcibili. La legge regionale delle Marche, ad esempio, non prevede, infatti, alcun indennizzo per privati cittadini ai quali siano stati predati animali non da reddito (cani, gatti, cavalli non dpa), stesso discorso per quegli allevatori di animali selvatici e/o esotici (ungulati, alpaca, etc.). Con la definitiva approvazione da parte della Ue sarà poi in capo allo Stato e, soprattutto, alle Regioni procedere con i monitoraggi necessari per gli eventuali abbattimenti.

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