Buon lavoro Acquaroli per un pieno rilancio dell’agricoltura

Il governatore uscente sostenuto dal mondo rurale. Ora l'augurio è che il nuovo assessore all'agricoltura sia una figura realmente competente e focalizzata sul proprio lavoro
Politica

Fra le tante analisi del voto conseguenti alle elezioni regionali appena tenutesi non può passare inosservato il ruolo decisivo che non solo agricoltori, allevatori o viticoltori, ma anche cacciatori, pescatori ed appartenenti ad un ben più vasto “mondo rurale” hanno giocato nella riconferma di Francesco Acquaroli alla guida delle Marche.

Francesco Acquaroli

Un larghissimo consenso a sostengo del Governatore uscente che ha visto nelle aree rurali, nei comuni dell’entroterra, nei pasi montani e nelle zone del cratere percentuali e risultati sorprendenti. Tutt’altro che rari i comuni dove la coalizione di centro destra ha superato il 60% dei voti. Aree perfettamente in corrispondenza a territori dove ancora il valore dell’agricoltura, declinata nelle sue mille forme, è ancora oggi profondamente vivo e sentito a differenza di altre realtà, magari più urbanizzate, dove società ed economia si sono orientate verso altri settori premiando lo sconfitto Matteo Ricci.

Tifoserie o critiche a parte, è di tutta evidenza come il messaggio ed il programma elettorale del centro-destra abbia fatto presa in primis proprio fra chi non solo lavora in agricoltura, ma che in campagna abita anche. Un segnale positivo per l’intero territorio che, ci si augura, potrà essere portato avanti con anche dai diversi esponenti della maggioranza con una nota e spiccata sensibilità ed attenzione per questo mondo.

Partendo dallo stesso presidente Acquaroli, proveniente da una nota famiglia di imprenditori agricoli del maceratese e da sempre sensibile a questo mondo, senza tralasciare la neoeletta Francesca Pantaloni, imprenditrice vitivinicola di Ascoli e record di preferenze in provincia od al riconfermato civico Giacomo Rossi, agricoltore di Apecchio, divenuto noto per le battaglie contro il Consorzio di Bonifica. Ed ancora consiglieri come Giacomo Bugaro con una lunga esperienza nel mondo dell’impresa, ma da sempre vicino al settore venatorio al pari del collega Marco Ausili, anch’egli riconfermato in seno all’Assemblea Legislativa.

semina grano

Una dimostrazione di fiducia notevole che aspetta, ora, di essere assecondate da politiche regionali fin da subito reattive alle criticità del settore primario. Moltissimi i problemi sul tavolo come la sempre minore redditività delle produzioni agricole, un comparto zootecnico locale (e nazionale) in costante difficoltà, l’aumento dei danni causati dalla fauna selvatica o la marcata instabilità dei mercati. Situazioni ormai improcrastinabili che richiedono interventi urgenti e strutturali.

Lo sviluppo di filiere davvero competitive partendo da quella del grano duro e del girasole, il rilancio dei nostri allevamenti partendo dalla semplificazione della burocrazia che attanaglia queste realtà, un controllo ancora più incisivo della fauna selvatica nociva od una strategia di rilancio dell’intero comparto vitivinicolo, appesantito non solo dal calo dei consumi ma anche dalle ben note difficoltà nell’area del Verdicchio sono obiettivi ormai non più rinviabili sui quali i tanti agricoltori marchigiani che hanno voluto riconfermare Francesco Acquaroli attendono risposte concrete. Non resta ora che aspettare i prossimi giorni per assistere alla composizione della Giunta che, si spera, sarà non solo rappresentativa di comprensibili equilibri politici, ma anche rispettosa della preparazione dei singoli attori, soprattutto per quanto concerne la delega all’agricoltura. Con l’auspicio che, a maggior ragione per quanto riguarda quest’ultima casella, si segni un decisivo rilancio con una figura realmente competente e focalizzata sul proprio lavoro.

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