Prevede un sostegno pubblico fino al 60% dell’investimento complessivo – pur nell’esiguità delle somme stanziate, pari a 250 mila euro – il bando che promuove i servizi di longevità attiva in ambito rurale pubblicato dalla Regione Marche.
L’obiettivo, viene specificato nel bando, è quello di “sostenere azioni volte a sviluppare la multifunzionalità aziendale attraverso investimenti finalizzati alla erogazione di servizi per la propria comunità. Le aziende agricole possono da un lato accrescere le proprie potenzialità economiche dall’altro, contestualmente, sostenere quel welfare rurale in grado di compensare la totale o parziale carenza di quei servizi che la struttura pubblica non è più in grado di garantire soprattutto nelle aree interne distanti dei grandi agglomerati urbani”.
In particolare con gli investimenti nel settore dei Servizi sociali e assistenziali si intende sviluppare e consolidare l’offerta del “Modello del Laboratorio di Longevità attiva in ambito rurale della Regione Marche”, approvato con delibera di Giunta Regionale n. 336/2016, ritenuto un esempio di innovazione sia aziendale sia sociale, con l’obiettivo di perseguire finalità di benessere psico-fisico della popolazione anziana, consistenti nell’aumento dell’autostima, nel miglioramento delle abilità cognitive, percettive, motorie e sociali ai fini del recupero e del mantenimento dell’autonomia e dell’indipendenza.
A tal fine saranno ammissibili al finanziamento opere edili di recupero dei fabbricati aziendali per l’adeguamento degli spazi interni strettamente funzionali alle attività di longevità attiva (ad esempio sistemazione locali per laboratori, cohousing, servizi di accoglienza e soggiorno in contesto rurale/residenzialità permanente o temporanea presso l’azienda agricola etc.), compresi gli impianti tecnologici (termico, idrosanitario ed elettrico), oltre all’acquisto di attrezzature (mezzi e strumentazioni) per il trasporto di anziani, la sistemazioni e messa in sicurezza di percorsi e delle aree esterne (pertinenze) contigue agli immobili da destinare a percorsi vita e giardini sensoriali, compreso l’acquisto di attrezzature e allestimenti (arredi).
Il contributo è pari al 55% della spesa ammissibile su immobili in area montana, che sale al 60% se effettuati con tecniche di edilizia sostenibile (percentuale che scende di 5 punti se l’investimento è effettuato in altre aree) e del 30% per l’acquisto di arredi e attrezzature.
In graduatoria punteggi maggiori per quei progetti che presentano migliori requisiti qualitativi sugli interventi proposti, che sono presentati da giovani o in aree svantaggiate, tenendo comunque anche conto della qualificazione dell’impresa agricola.
Le domande vanno presentate entro il 12 marzo 2026. Per tutte le informazioni clicca qui.