A partire dal 15 dicembre 2025 si apre l’ultima finestra per l’iscrizione al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) destinata a tutti gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del Codice civile che producono rifiuti speciali pericolosi. Il termine ultimo per completare la procedura è fissato al 13 febbraio 2026. Una ennesima incombenza della quale non solo gli operatori del settore, ma tutti gli imprenditori italiani avrebbero fatto volentieri a meno
Obbligate all’iscrizione le imprese agricole che producono rifiuti speciali pericolosi, tra cui rientrano:
- contenitori vuoti di fitofarmaci e medicinali veterinari;
- olio esausto e batterie trattrici;
- filtri dell’olio e dell’aria;
- altri rifiuti derivanti dall’attività agricola classificati come pericolosi.
Si tratta di un obbligo che coinvolge migliaia di imprese agricole su tutto il territorio nazionale, con un impatto diretto prima ancora che sulla tracciabilità dei rifiuti (di fatto già esistente con la fatturazione elettronica) sulla gestione documentale connessa.
Una situazione francamente evitabile che sarebbe stata ancora più gravosa in mancanza di una importante azione sindacale condotta da Confagricoltura in questi mesi. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, infatti, ha stabilito che le imprese agricole potranno godere delle semplificazioni già previste anche al momento dell’iscrizione. Di conseguenza, gli adempimenti legati alla tenuta del registro di carico e scarico, all’emissione del formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) e alla trasmissione dei dati al R.E.N.T.R.I. potranno essere già assolti conservando in ordine cronologico i formulari rilasciati dall’impresa smaltitrice, così come già avviene oggi. Una deroga significativa che evita nuovi, ulteriori, oneri burocratici e mantiene la gestione del rifiuto su un piano di semplicità e continuità operativa.
Resta comunque l’onere di iscrizione, attività che può essere delegata al proprio C.A.A. di riferimento. A tal proposito, considerato l’elevato numero di aziende da iscrivere, le Unioni provinciali agricoltori presenti nelle Marche invitano tutti gli associati a contattare i propri uffici territoriali entro il 15 dicembre 2025 per la sottoscrizione della documentazione necessaria. In questo modo, sarà Confagricoltura stessa a gestire direttamente l’iscrizione delle aziende agricole al portale R.E.N.T.R.I., semplificando ulteriormente la procedura per gli imprenditori.
Attenzione alle scadenze
È fondamentale ricordare che la mancata iscrizione al RENTRI, quando obbligatoria, impedirà alle aziende smaltitrici di ritirare i rifiuti a partire dal 13 febbraio 2026, oltre a comportare sanzioni amministrative.
Chi non si è ancora iscritto deve quindi attivarsi tempestivamente per non rischiare interruzioni nelle operazioni di smaltimento.








