“Il futuro dell’Europa è indissolubilmente legato alla sua agricoltura: disinvestire sul comparto significa mettere a rischio la sicurezza alimentare, la stabilità economica e la salvaguardia dei nostri territori. La riforma della PAC, rischia di trasformarsi in una politica “a 27 velocità”, penalizzando le imprese professionali e riducendo le risorse in un contesto di sfide climatiche ed economiche senza precedenti”.
Parole del direttore regionale di Confagricoltura Marche, Alessandro Alessandrini che annuncia l’adesione di Confagricoltura Ancona alla manifestazione di giovedì prossimo a Piediripa di Macerata organizzata dalla locale consorella, quando i trattori sfileranno in protesta contro le proposte della nuova Politica Agricola Comune, in concomitanza con la grande manifestazione prevista a Bruxelles. All’iniziativa sarà presente anche il Consorzio Agrario di Ancona, di cui lo stesso Alessandrini è presidente, coinvolto direttamente dalle problematiche essendo il punto di riferimento regionale sia per la distribuzione di semi e prodotti per l’agricoltura, che il maggior centro di ammasso regionale.
“In un cotesto del genere – aggiunge Alessandrini in proposito – , una regione come le Marche, con un agricoltura prevalentemente basata su seminativi con poche colture realmente capaci di fornire reddito, risulterà ancora più penalizzata. Le risorse vanno investite su chi realmente fa impresa in questo settore e non a sostegno di pratiche ed attività che non hanno assolutamente a che fare con la produzione di cibo, primo compito di noi agricoltori. L‘Europa – conclude il direttore di Confagricoltura – era nata il secolo scorso proprio sull’agricoltura. Oggi non possiamo che prendere come monito le parole di mons. Dal Cin, Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto, che ha recentemente lanciato un monito: si torni ad investire nei campi e si smetta di spendere soldi per le armi”.
