Canapa, presentato il prototipo per l’estrazione della fibra

L'occasione per una piena multifunzionalità della coltura
Attualità

Quella della canapa è una coltivazione dalla storia antica, fortemente legata alle Marche, che ancora oggi può rappresentare una valida alternativa per le imprese agricole. Ciò non solo per i ben noti benefici agronomici apportati ai terreni, nell’ottica di una corretta rotazione colturale, ma anche grazie alla multifunzionalità che tale pianta offre. Oltre all’estrazione di olio, infatti, circa il 90% della biomassa prodotta può trovare occupazione nel settore tessile, della bio-edilizia, cartotecnica e biopolimeri. Delle vere e proprie filiere che, se adeguatamente sviluppate, potrebbero rendere ancor più appetibile sul piano economico tale coltura.

Ed è proprio di queste possibilità che si è parlato in occasione della presentazione del primo prototipo per l’estrazione della fibra tenutasi a Jesi, presso la sede del Consorzio Agrario di Ancona, realizzato grazie al supporto della misura 16.1 del PSR Marche. Grande la partecipazione di imprenditori agricoli, istituzioni ed enti di ricerca, a testimoniare l’importanza di un progetto che ha visto come capofila Antonio Trionfi Honorati affiancato dalle università di Ancona e Camerino, dalla Spapperi (storica produttrice di macchinari per l’agricoltura), da diverse aziende del territorio, dai Comuni di Jesi e di Fabriano, dietro il coordinamento della Cia Ancona.

Il macchinario presentato avrà la funzione di estrarre la fibra separandola dal canapulo così da poter ottenere agevolmente una materia prima in grado di essere lavorata nel proseguo del processo produttivo. La messa appunto di un impianto di decorticazione come quello progettato dalla Spapperi, multifunzionale ed autogestito, permetterebbe di garantire un servizio importante ad areali di medio/piccole dimensioni e fornire, dunque, un supporto adeguato a tutte quelle aziende interessate alla coltivazione di canapa ma che al momento non avrebbero modi di trasformarla al meglio.

Fra i numerosi interventi, il presidente del Consorzio Agrario di Ancona Alessandro Alessandrini, nel portare i saluti di benvenuto, ha ricordato come “la diffusione della canapa potrebbe andare a coprire il vuoto lasciato in regione dalla dismissione della filiera bieticola, scelta che ha gravemente danneggiato un intero comparto”.

L’importanza dell’innovazione e della capacità di fare rete fra i diversi operatori, così da condividere informazioni ed esperienze utili, sono invece state sottolineate dal direttore di Amap Andrea Bordoni, che in rappresentanza della Regione Marche ha anche ricordato quanto si stia facendo proprio a favore delle filiere.

“Grande soddisfazione per i risultati ottenuti in questi 6 anni di progetto che ci hanno dato la possibilità di giungere ad un macchinario efficiente che rappresenterà un punto di partenza fondamentale per un vero sviluppo della coltivazione della canapa nelle Marche” queste, infine, le parole di Antonio Trionfi Honorati uno degli ideatori dell’intero progetto il quale ha anche voluto ringraziare per il supporto  Marco Antonini di ENEA e Aldo Spapperi.

Tags: canapa, in evidenza

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