Ho incontrato l’autore di questo manuale, quasi unico nel suo genere per itinerari italiani, utile per affrontare il coast to coast (l’acronimo è C2C) Adriatico-Tirreno. Un cammino che attraversa quattro regioni tra sentieri e sterrati, lungo più di 400 km tra il Monte Conero e l’Argentario. Presentava il suo libro a Filottrano, arrivato alla quinta edizione per Terre di Mezzo. Dopo il nostro incontro ha illustrato il progetto nei dettagli. Filottrano è sul percorso, seconda delle diciotto tappe della guida da mare a mare. Simone Frignani da anni percorre l’Italia come un nostrano Forrest Gump. Promuove, lascia tracce e inventa cammini (suo è quello dedicato a San Benedetto , patrono europeo, da Norcia a Montecassino) , insomma un pioniere dei viaggi slow dalla forte impronta spirituale, come ho letto sul web. Mi racconta della sua passione dell’andare a piedi, nata quand’era scout. Insegna religione nelle scuole medie, vive a Maranello, – certamente non una terra slow – e dopo una formazione da biologo e un viaggio sul Monte Athos che gli ha aperto nuovi orizzonti interiori, scrive guide come queste. La casa editrice è ben distribuita e realizza prodotti di qualità. Terre di Mezzo di Milano nasce come rivista di strada, allargandosi all’editoria nei primi anni duemila, fino a diventare leader nel settore dei viaggi a piedi. Mentre parliamo un gruppo di camminatori filottranesi del percorso intanto si accomoda – siamo in comune dove si svolge il consiglio – dopo aver appoggiato in fondo alla sala uno striscione che augura il benvenuto ad altri camminatori provenienti da Osimo. Era prima appeso lungo la strada, ben visibile e festante. «L’Italia del nostro coast to coast è un Paese “minore” soltanto perché meno conosciuto. Muovendoci da una costa all’altra, andremo alle ricerca di luoghi insoliti e affascinanti». Nell’introduzione dell’agile manualetto intitolato Va’ a ovest, ragazzo, l’autore racconta le suggestioni che hanno sempre spinto l’uomo al cammino: da Abramo, che partito da Ur sul Golfo Persico si spinse fino a Canaan, ai pellegrini in Spagna che seguono da secoli il percorso della stella per arrivare al luogo della sepoltura dell’apostolo Giacomo, al limite occidentale dell’Europa, fino a Sulla strada di Jack Kerouac. «Il nostro coast to coast è un percorso nato nel 2014 – continua Frignani – alla scoperta della più antica cultura della nostra Penisola, con questa idea fascinosa dell’attraversare il Paese diagonalmente, camminando da Est a Ovest, come i pellegrini diretti a Santiago di Compostela (il percorso più famoso), ma anche come i Re Magi che andarono da Oriente a Occidente e i cow-boy alla conquista del West». Simone rimane un ragazzo scout con lo sguardo affascinato dai tanti paesaggi che ha visto e attraversato. Nella guida ci sono i consigli pratici sull’equipaggiamento, gli accessori utili, i luohi dove dormire se non si va in tenda e soprattutto cosa vedere lungo il tragitto. Ci sono, oltre naturalmente le planimetrie delle tappe da percorrere, molte informazioni di tipo storico (la battaglia di Filottrano, i Piceni, la via Flaminia per esempio) e tante curiosità. Sapete perchè a Pioraco molti hanno nomi strani tipo Belgrado, Guerriero, Aeroplano? Ve lo spiega Simone: iil fenomeno deriva dalla storia del paese strettamente legata a quello delle cartiere e a Pioraco arrivavano centinaia di libri destinati al macero, con quei libri si imparavano nuovi termini che in alcuni casi erano usati per battezzare i nuovi nati. Sul risvolto di copertina troverete il passaporto del coaster – come sono chiamati questo tipo di viaggiatori, dove farsi timbrare i vari passaggi e che favorisce l’accesso a strutture di accoglienza. Vediamo cosa scrive Frignani per esempio per la tappa Osimo-Filottrano. Tappa facile, da Osimo scenderemo al fiume Musone (guadabile quasi tutto l’anno), da dove un percorso panoramico, in buona parte su sterrato, ci porterà a conoscere e apprezzare le splendide colline marchigiane. Chiedo a Simone chi sono i coaster. Parte immancabile – risponde – del Cammino sono gli incontri: sia tra coaster, così sono chiamati i camminatori di Italia Coast to Coast, sia con chi li ospita. Il percorso è frequentato da un’umanità variegata, anche se un tratto distintivo di chi lo percorre è di essere una persona aperta e curiosa, che spesso vive il cammino come sfida e ricerca interiore, con una buona preparazione culturale e una particolare sensibilità per la natura, la storia e l’arte. Frignani ha anche pubblicato una versione della guida da fare in bicicletta, con la metà delle tappe visto il mezzo, anche se noi preferiamo andare a piedi perchè – come ha scritto il maestro del camminare Henry David Thoreau: “Se sei un uomo libero, allora sei pronto a metterti in cammino”. Allego ora un video dove Simone racconta il percorso e i motivi gioiosi, come li chiama lui, per affrontarlo.
Con Simone ci lasciamo – la presentazione incombe – non prima di avergli fatto firmare la mia copia della guida. Scrive “Ad Antonio, buon cammino”, come a sottolineare che non è importante il percorso, ma lo spirito con cui lo si affronta, come ha scritto – parole assai citate – il poeta Antonio Machado: Viandante, sono le tue orme il sentiero e niente più; viandante, non esiste il sentiero, il sentiero si fa camminando.