Sta calando in modo costante il numero di imprese agricole nella regione Marche. Lo confermano i dati della Camera di Commercio delle Marche, che fotografano un quinquennio – dal 2020 al 2025 – segnato da una significativa contrazione delle aziende attive nel settore primario. Parallelamente, cresce la superficie media aziendale, segno di un’agricoltura che si sta trasformando, accorpando terreni e concentrando la produzione.
I numeri sono chiari:
· 2020: 25.510 imprese
· 2021: 25.045
· 2022: 24.041
· 2023: 22.787
· 2024: 21.711
· 2025: 21.398
In cinque anni, le Marche hanno perso 4.112 attività agricole, pari a un calo del 16,1%. Una flessione particolarmente evidente tra il 2022 e il 2024, periodo in cui si registra il calo più brusco.
Questa dinamica si inserisce, però, anche in un quadro nazionale di riduzione del numero di aziende agricole che nelle Marche risulta ancora più marcato della media italiana, come mostrano anche le elaborazioni dell’Osservatorio INPS.
In parallelo alla diminuzione delle imprese cresce, invece, la superficie media aziendale, aumentata negli ultimi anni: 13,5 ettari nel 2020 secondo i dati del Censimento dell’agricoltura ISTAT e delle analisi regionali contro gli oltre 14 ettari attuali. Un aumento contenuto ma significativo che suggerisce un processo di concentrazione fondiaria: le aziende che restano, spesso più strutturate, assumono o gestiscono superfici sempre più ampie. Meno imprese, ma mediamente più grandi ed articolate.
Molteplici i fattori responsabili della contrazione come l’aumento dei costi di produzione (soprattutto energia, carburanti e materie prime), l’invecchiamento della popolazione agricola, con difficoltà nel ricambio generazionale e la competitività internazionale che rende i prezzi agricoli instabili. A questi fattori si aggiunge anche la difficoltà, per le piccole aziende, di marginalizzare utili a causa dell’impossibilità di reggere il peso delle innovazioni richieste dal mercato (macchinari più moderni, nuovi oneri per la sicurezza, etc..).
Si tratta quindi di un fenomeno strutturale, che non riflette solo una congiuntura economica ma una trasformazione più profonda dell’agricoltura regionale. Questa si troverà, quindi, ad affrontare una fase di forte riorganizzazione: meno imprese e più grandi, con un settore che si concentra, si specializza e tenta di rimanere competitivo in un contesto economico complesso.
Il calo del numero di aziende agricole non è solo un dato statistico, ma racconta il cambiamento dei territori, della società rurale e delle sfide che attendono le comunità delle Marche. Per invertire la tendenza, sempre laddove ci sia interesse o necessità di farlo, sarà fondamentale continuare a investire non solo sull’innovazione ma anche su programmazioni di aiuti che mettano al primo posto la sostenibilità economica delle aziende superando l’ipocrita convinzione secondo cui “piccolo è bello”.








