Vigneti in chiusura di grappolo: pochi casi di Oidio, rischio ondate di calore

Consigliato il caolino come corroborante per diminuire la temperatura della vite
Attualità

Pochi casi di Oidio segnalati nei vigneti marchigiani che si trovano in questi giorni nella fase fenologica di chiusura del grappolo. Il servizio AgroMeteo di Amap evidenzia una situazione generalmente buona, dando puntuali indicazioni sia contro il fungo, sia per proteggere la vite dalle ondate di calore.

Ecco la situazione su base provinciale e i trattamenti consigliati.

PESARO – URBINO – Dai monitoraggi sono evidenti, solo in alcuni vigneti, attacchi di Oidio comunque generalmente limitati e di intensità piuttosto contenuta.

ANCONA – Ormai tutte le cultivar si trovano nella fase fenologica di chiusura grappolo e alcune, come Sangiovese e Lacrima, ad inizio invaiatura. La vite risulta generalmente in buone condizioni fitosanitarie, si rileva ancora qualche sintomo di Oidio su grappolo, ma non destano particolari preoccupazioni. Si consiglia quindi nei vigneti in cui sono presenti sintomi di oidio, di mantenere la coltura protetta, intervenendo a distanza di 8-10 dal precedente trattamento. In questa fase, viste le elevate temperature, si ritiene utile effettuare un trattamento con caolino (corroborante).

MACERATA, FERMO E ASCOLI – Come già nella scorsa settimana si rilevano sintomi di Oidio, in particolare solo su vitigni più sensibili (es. Montepulciano). Vista la situazione di campo si consiglia, nei vigneti in cui sono presenti sintomi di Oidio, di mantenere la coltura protetta, intervenendo a distanza di 8-10 dal precedente trattamento, con i prodotti indicati nella tabella sottostante. Si ricorda che è possibile inserire nella strategia di difesa anche gli induttori di resistenza, che, pur non agendo direttamente sul patogeno, favoriscono la naturale attivazione dei meccanismi di difesa delle piante, valutando sempre attentamente la compatibilità e la miscibilità degli stessi secondo quanto indicato nelle rispettive etichette.

In questa fase fenologica, viste anche le elevate temperature, si potrebbe effettuare un intervento con caolino.

LA DIFESA FITOSANITARIA – Nei vigneti con attacchi di Oidio, limitatamente a queste situazioni, si consiglia di mantenere la copertura con zolfo bagnabile o zolfo in polvere, intervenendo a distanza di 7-8 giorni dal precedente intervento. Come antioidico, è possibile utilizzare, in alternativa allo zolfo, ampelomyces quisqualis o bacillus amyloliquefaciens o bacillus pumilis .

Si ricorda di fare molta attenzione alla distribuzione dello Zolfo, evitando le ore più calde in quanto con temperature elevate (oltre i 30° C) può essere causa di fenomeni di fitotossicità (tali fenomeni sono più intensi con zolfi più fini e dosaggi più elevati).

LA DIFESA DALLE ONDATE DI CALORE – In questa fase si ritiene utile, vista la ripresa delle alte temperature nelle situazioni con inizi di sintomi da stress idrico un trattamento con caolino (corroborante): tale intervento ha la proprietà di ridurre l’assorbimento delle radiazioni ultraviolette e di quelle infrarosse e quindi contribuisce a diminuire la temperatura delle foglie e dei grappoli, favorendo il benessere fisiologico della pianta e riducendo i possibili danni da scottatura.

Tags: in evidenza, vigneti, vite

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