Torna a Loreto venerdì prossimo il tradizionale appuntamento con “Il Grano Duro nelle Marche”. L’evento, giunto alla sua terza edizione, rappresenta un’importante occasione di approfondimento e confronto per tutti gli attori della filiera del grano duro, sia a livello regionale che nazionale.
Il grano duro, come noto, costituisce un comparto produttivo di grande rilevanza per l’economia delle Marche, oltre a essere profondamente radicato nella tradizione e nel paesaggio della regione. Per questo motivo, la sua tutela e il suo sostegno sono fondamentali. Malgrado la politica regionale non l’abbia mai tenuta in debita considerazione, la produzione di questo cereale è centrale nell’agricoltura marchigiana: fino a poco tempo fa si superavano i 100 mila ettari coltivati, collocandola come terza regione dopo Puglia e Sicilia. Negli ultimi anni, una serie di fattori – a partire dalla già accennata poca considerazione delle istituzioni nel sostenere il grano duro – hanno fatto sì che gli ettari siano a 89 mila nel 2023 e addirittura a 72 mila nel 2024, con una produzione di 3 milioni di quintali. La possibilità del ristoppio lascia spazio ad un mantenimento almeno di questi livelli produttivi, ma certamente per rilanciare appieno la filiera del grano duro occorrerebbe ben altro!
Se ne parlerà, come detto a Loreto, dove l’appuntamento è fissato per le ore 10:00 presso la sala Baldoni della Fondazione Opere Laiche Lauretane. L’organizzazione è a cura di Compag, la Federazione Nazionale delle Rivendite Agrarie, in collaborazione con Confagricoltura Marche e Federchimica-Assofertilizzanti. L’iniziativa gode del sostegno di importanti sponsor come Bper Banca, BASF, Newpharm e Mulmix.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli interessati. Per registrarsi e consultare il programma dettagliato del convegno, è necessario iscriversi cliccando qui.