Di fronte alla carenza di manodopera specializzata, alla difficoltà nel reperirla, oltre all’aumento dei costi, per le aziende agricole investire in strumenti innovativi è l’unica strada in grado di aprire una nuova fase di sviluppo e valorizzazione. Concetti alla base del convegno finale sul Progetto Tenera tenutosi all’Istituto di Istruzione Secondaria “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno, nel corso del quale sono stati presentati i risultati di anni di ricerca sulla filiera dell’Oliva Ascolana Tenera Dop.
Al centro dei lavori, l’introduzione di tecniche innovative di raccolta che segnano un cambio di paradigma: le prove hanno dimostrato che la raccolta meccanizzata non produce danni gravi alle piante, superando convinzioni consolidate e aprendo la strada a un uso più diffuso di scuotitrici e sistemi di supporto.

Il progetto, coordinato scientificamente dal professor Davide Neri dell’Università Politecnica delle Marche, ha presentato le metodologie adottate e i successi ottenuti, sottolineando l’impatto della ricerca sul futuro del settore. Sono seguiti gli interventi dei tre ricercatori del medesimo ateneo. Enrico Maria Lodolini ha evidenziato come lo studio abbia affrontato problemi cruciali per le aziende agricole, quali la carenza di manodopera e l’esigenza di ridurre i danni da raccolta meccanizzata. A questo proposito, l’impiego di pannelli fonoassorbenti ha aiutato a contenere i traumi ai frutti durante lo scarico nei bins.
Nello specifico, il ricercatore Alessandro Annessi ha analizzato l’intensità della sollecitazione della scuotitrice sulle piante, mentre Veronica Giorgi ha illustrato come intervenire sui danni post-raccolta legati alla delicatezza del frutto: l’immersione delle olive imbrunite in acqua o soluzioni specifiche può infatti limitare le lesioni e preservare la qualità finale.
Primo Valenti, presidente del Consorzio di Tutela dell’Oliva Tenera Ascolana, ha ribadito il sostegno al progetto, sottolineando l’importanza della ricerca per superare le difficoltà di raccolta e richiamando l’attenzione sul bando regionale che offre un finanziamento fino al 90% per l’oliva tenera. Tonino Cioccolanti ha sottolineato le prospettive di redditività; Luca Gregori ha portato la testimonianza della sua azienda, impegnata da anni nella valorizzazione della cultivar.
La partecipazione di istituzioni, tecnici ed imprenditori all’iniziativa testimonia come tradizione e innovazione possano marciare di pari passo se vi è sinergia e unità di intenti tra tutti gli attori della filiera, rilanciando in maniera importante sotto il profilo economico ma anche sociale e culturale il prodotto identitario della provincia ascolana.