Il Decreto Omnibus (D.L. n. 95/2025) ha prorogato al 15 dicembre 2025 il termine per l’aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto (come campeggi, villaggi turistici e agriturismi con relative aree campeggio). Inizialmente la scadenza era fissata al 15 giugno 2025. Questa proroga è fondamentale per i proprietari di tali strutture, che dovranno adeguare le loro dichiarazioni catastali in base alle nuove disposizioni introdotte dal D.L. n. 113/2024.
Fra e novità introdotte dalla normativa, in vigore dal 1° gennaio 2025, alcune importanti modifiche riguardano la valutazione catastale delle strutture ricettive all’aperto. In particolare, risultano escluse le case mobili ed i caravan. Gli allestimenti mobili di pernottamento (come roulotte, camper e case mobili) con meccanismi di rotazione funzionanti, infatti, non rilevano più ai fini del censimento e della stima catastale. Vengono quindi esclusi dalla rendita catastale diretta.
Per compensare l’esclusione delle strutture mobili, però, il valore delle aree destinate al pernottamento è stato significativamente aumentato. Le aree attrezzate vedranno un incremento dell’85%, mentre quelle non attrezzate del 55% rispetto al valore di mercato ordinario. I proprietari di queste strutture saranno tenuti a presentare gli atti di aggiornamento catastale e della relativa rendita. (tramite DOCFA) entro il nuovo termine del 15 dicembre 2025. La mancata presentazione degli aggiornamenti comporterà sanzioni amministrative che variano da 1.032 a 8.264 euro. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate può anche attivare un procedimento d’ufficio per l’aggiornamento catastale in caso di inadempienza, addebitando i relativi costi ai proprietari.
L’aggiornamento della rendita catastale avrà infine, un impatto diretto sull’IMU 2025. Le nuove rendite, anche se aggiornate entro dicembre, avranno comunque effetto retroattivo a partire dal 1° gennaio 2025. Di conseguenza, la seconda rata IMU, con scadenza al 16 dicembre 2025 (un giorno dopo il termine per l’aggiornamento catastale), dovrà essere calcolata sulla base delle nuove rendite rideterminate così come stabilito dal decreto.