“Gli agricoltori sono stati lasciati in mutande!” Queste le parole con le quali Andrea Busetto Vicari ha voluto riassumere la situazione in cui versa buona parte del settore primario marchigiano. Parole forti, pronunciate nel corso di un convegno sulla Pac tenutosi lunedì pomeriggio ad Ancona, alle quali è seguito, poi, un gesto ancora più provocatorio. Di fronte alla platea di agricoltori, esponenti delle istituzioni e delle associazioni di categoria Busetto ha quindi iniziato a spogliarsi rimanendo, appunto, in mutande.

Una manifestazione plastica e plateale che ben rappresenta, però, la frustrazione comune a moltissimi agricoltori dei quali Andrea Busetto Vicari si è fatto portavoce. Sono note, infatti, le sue denunce contro i danni creati da cinghiali e “cinghialari” o le forti critiche verso una politica troppo spesso incapace di risolvere problemi che da decenni colpiscono il settore.
Un malessere sempre più diffuso acuito anche dall’inefficienza di molti enti che dovrebbero essere, invece, al servizio degli agricoltori, Consorzio di Bonifica in primis. Nel corso del suo intervento, infatti, Busetto ha voluto denunciare l’iniquo trattamento subito dalla sua azienda agricola che, a differenza delle altre del comprensorio, non riceve l’acqua dall’ impianto consortile con pressione sufficiente per poter irrigare i propri terreni. Situazione denunciata da anni ma mai risolta dai dirigenti del Consorzio.
Da qui la decisione di portare avanti la protesta con un gesto forse poco convenzionale ma sicuramente d’effetto.
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