Il granchio blu? Un gustoso e salutare piatto di mare

Da Pesaro parte la campagna per la valorizzazione alimentare
Attualità

L’invasione del granchio blu in Adriatico? Da emergenza ad opportunità per una corrente di pensiero alimentata da chef stellati, pescatori e politici, tra cui il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida: ovvero favorirne il consumo alimentare in maniera diffusa, così da attenuare la riproduzione.

Tema su cui ha incentrato la sua conferenza stampa l’on. Antonio Baldelli di Fratelli d’Italia (nella foto) che a Pesaro ha rilanciato: “Mangiamo granchio blu, fa bene alla nostra salute e al nostro mare. Proprio qui da Pesaro con Mario Di Remigio e lo chef Michele Poletti dal loro ristorante, parte la campagna nelle Marche per il consumo del granchio blu lanciata dal nostro ministro Lollobrigida.
La presenza del granchio blu nel nostro mare – ha aggiunto il parlamentare – sta diventando invasiva e può mettere in pericolo la sopravvivenza di altre specie marine danneggiando tra l’altro il nostro ecosistema, la pesca e la ristorazione. Ma tutto questo potrebbe essere trasformato in una opportunità, iniziando un consumo del granchio blu sulle nostre tavole e nei nostri ristoranti, come hanno fatto Mario e Michele che hanno inserito questo crostaceo nel loro menù del giorno. Anche perché il granchio blu possiede una forte presenza di vitamina B12. Quindi mangiamo il granchio blu, fa bene a noi, al mare, alla nostra economia”. Del resto, ha concluso il deputato, “mancando un’antagonista del granchio blu nei nostri mari, specie infatti originaria delle coste Atlantiche dell’America, occorre che sia l’uomo ad intervenire. I nostri pescatori possono farlo in maniera egregia. Ad inizio agosto il Consiglio dei Ministri ha autorizzata una spesa di 2,9 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza granchio blu”.

Insieme all’on. Baldelli, un soddisfatto Mario De Remigio del ristorante “Polo Pasta e Pizza” che è anche presidente dell’Associazione Ristoratori Confcommercio: “Lo abbiamo come piatto del giorno e in molte preparazioni dove utilizzavamo già granchi nostrani li abbiamo sostituiti con il granchio blu. È il nostro piccolo contributo alla difesa delle nostre coste da questa specie molto invasiva che contribuiamo a contenere nella sua diffusione». Un piatto che registra anche consensi: «I clienti – aggiunge – sono curiosi di assaggiarlo perché se ne è parlato molto, ma fino ad oggi poco presente nei menù». Anche i costi sono abbastanza contenuti: «Direi che il prezzo consigliato – conclude – è di circa 12, 13 euro per un primo e 7 o 8 come antipasto alla griglia o al vapore».

Tags: granchio blu, in evidenza

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