Presentato ala fiera internazionale Euroflora di Genova il Distretto Florovivaistico delle Marche. Avrà sede a Grottammare, vedrà coinvolto il sud della regione e ha già una prima dotazione di 50 mila euro.
Alla manifestazione di Genova – presente una collettiva della Regione e 5 aziende – è intervenuto l’assessore regionale all’agricoltura Andrea Maria Antonini, secondo il quale le Marche hanno tutti i requisiti richiesti per tale Distretto. Sono state ricordate, nell’occasione, le varie coltivazioni presenti in regione: alloro, oleandro, leccio, pitosforo e molte altre essenze floricole, arboree e arbustive che hanno storicamente caratterizzato il paesaggio agrario marchigiano, distinguendosi per qualità, biodiversità e attenzione all’ambiente. Tuttavia, è stato fatto notare, queste eccellenze produttive non sempre hanno ricevuto adeguata valorizzazione commerciale o promozione identitaria. Il riconoscimento del Distretto potrebbe rappresentare una tappa fondamentale per il rilancio del comparto: consente di inquadrare il florovivaismo come settore strategico dell’economia regionale, favorendo aggregazione, innovazione, formazione tecnica e promozione sui mercati nazionali e internazionali.
In base alla normativa nazionale, un Distretto produttivo deve soddisfare precisi requisiti minimi:_
• almeno 100 aziende florovivaistiche in un’area omogenea composta da almeno 15 comuni limitrofi;
• una capacità produttiva aggregata di almeno 5 milioni di euro annui;
• la presenza di almeno 5 operatori specializzati nella preparazione del prodotto per la vendita.