Bando macchine agricole, ecco tutto quello che c’è da sapere

Per le Marche una dotazione di 12 milioni con i fondi del Pnrr
Economia
di Alberto Maria Alessandrini

Cresce l’attesa da parte nel mondo agricolo per l’uscita dei bandi, finanziati dal PNRR, che dovrebbero assicurare interessanti contributi a tutte quelle imprese intenzionate ad aggiornare il proprio parco mezzi ed attrezzature. Dei 400 milioni complessivi, infatti, oltre 12 saranno riservati alla regione Marche che emanerà pertanto il proprio bando, costituendo un’occasione importante soprattutto in un momento economicamente complesso come quello che stiamo attraversando.

Un’opportunità senza dubbio positiva che dovrà, però, anche fare i conti con le inevitabili complessità burocratiche tipiche di qualsiasi operazione ideata dalla pubblica amministrazione. Per questo motivo può essere utile sottolineare alcuni punti centrali del bando.

Cosa potrà essere acquistato con i contributi erogati?
• Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura (anche motrici e/o operatici, spandiconcime, botti diserbo, sistemi di irrigazione, droni, il tutto con specifiche caratteristiche innovative)
• Macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia (requisito fondamentale la presenza di propulsione elettrica)
• Macchine per la zootecnia (strumentazione in grado di garantire interconnessione e scambio di dati)
• Trattrici agricole (obbligatoria la motorizzazione stage V)

Chi potrà accedervi?
I benefici saranno riservati alle PMI singole o associate, incluse le loro cooperative e associazioni, che risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di:
• “impresa agricola” ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;
• “impresa ittica” ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4;
• “impresa agromeccanica”, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99.
Tali soggetti beneficiari dovranno inoltre ottemperare ai seguenti requisiti:
• Essere attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda;
• Avere sede nel territorio Nazionale
• Non essere “imprese in difficoltà”
• Effettuare investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro (ridotto a 10.000 euro per il settore della pesca) e non superiore a 500.000 euro;
• Non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea

Quali vincoli restano in capo ai beneficiari, una volta ottenuto il contributo?
Una volta che sia stata ammessa l’agevolazione, a pena di revoca della stessa, sono necessari:
• Cinque anni di mantenimento dei beni. Sono ammesse sostituzioni di beni deperiti ma previa valutazione di ISMEA (entro 30 giorni dal piano di ammodernamento)
• Cinque anni di obbligo di esercizio dell’attività di impresa.
I controlli sono affidati ad Ismea anche per monitorare la verifica del mantenimento dei requisiti

Quale percentuale può raggiungere l’aiuto?
Per quanto concerne l’entità dell’aiuto erogato a fondo perduto, questa cambia a seconda della natura dell’impresa beneficiaria, diminuendo all’aumentare della spesa. In nessun caso, però, la somma di contributo ed eventuale finanziamento bancario garantito Ismea, potrà superare il 95% dell’intero investimento (per le percentuali degli importi si rimanda alla tabella)

Sono previste delle garanzie?
Ismea potrà garantire fino all’80% del valore nominale del finanziamento bancario finalizzato all’investimento. Inoltre, può essere previsto un contributo ad abbattimento della commissione di garanzia fino al 25% del massimale di aiuto ABER/FIBER. La somma di contributo e finanziamento, si ribadisce, non potrà superare il 95% del valore del costo ammissibile

Quali saranno tempi e modalità di presentazione della domanda?
L’istruttoria verrà affidata ad Ismea, le domande esaminate seguono l’ordine cronologico di presentazione. Entro dodici mesi dalla concessione dell’aiuto dovrà essere presentata la documentazione con i giustificativi di spesa. Entro la fine del 2024 dovranno essere accreditate le somme concesse.

Tags: bando Pnrrr, in evidenza, Ismea, macchine agricole

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