Dopo 40 anni la lontra torna nelle Marche

Soddisfazione del Wwf che ne ha finanziato un progetto
Attualità

Dopo quarant’anni da quella che sembrava un’inesorabile estinzione nel nostro territorio, torna la lontra nelle Marche.
La lontra – mustelide al vertice delle reti trofiche degli ecosistemi fluviali – si era estinta alla fine degli anni ’70 del 1900 nei Sibillini come in altre parti della regione. Ciò era stato verificato all’epoca da un monitoraggio effettuato dal WWF Italia nel 1984 coordinato dal grande esperto MacDonald con il compianto zoologo Massimo Pandolfi dell’Università di Urbino, referente nelle Marche del WWF settore fauna per tanti anni.

Ma con il “Progetto Lontra” – promosso e finanziato dal WWF Italia, in collaborazione con l’Università del Molise –  Anna Loy, una delle massime esperte mondiali sulla specie, ha verificato la sua espansione verso nord dall’Abruzzo fino ad arrivare nel bacino idrografico del Tronto, dove ricercatori dell’Università del Molise come Simone Giovacchini e Livia Chavko hanno verificato la presenza della specie nel versante marchigiano.

L’intero team ha setacciato, per circa 18 mesi di indagini, centinaia di chilometri lungo 35 bacini idrografici del Paese, tra cui Po, Tevere, Tagliamento, Adige, Isonzo, in cerca delle tracce di presenza e in particolare dei cosiddetti spraint (gli escrementi), caratteristici della specie, e monitorando le immagini delle videotrappole, come quelle che svelano un gruppo familiare nel bacino dell’Isonzo, primo dato certo di riproduzione in questo areale.

Questa attività e l’impegno per conoscere e quindi consolidare il futuro della specie simbolo dei fiumi è stata celebrata dal WWF in occasione della Giornata dell’Azione per i Fiumi che ogni anno ribadisce il ruolo essenziale di questi ambienti tra i più minacciati, considerando che oltre il 40% dei fiumi italiani ha perso il suo buono stato ecologico.

Il WWF Marche, attraverso le parole di Jacopo Angelini (referente regionale Progetto Lontra WWF Italia e Referente settore biodiversità e fauna Comitato scientifico WWF Marche), esprime tutta la sua soddisfazione e commenta: “Un importante regolatore, selezionatore e controllore dell’ecosistema fiume è ritornato nelle Marche nel bacino del Tronto attraverso una sua ricolonizzazione naturale dall’Abruzzo. I fiumi sono ecosistemi complessi e diversificati dove la vegetazione igrofila e il suo andamento naturale meandriforme creano habitat preziosi per questo mustelide al vertice delle reti trofiche fluviali”.

I risultati completi del monitoraggio prodotto dal Progetto Lontra verranno presentati il prossimo 29 maggio – in occasione dell’Otter Day – la Giornata internazionale della lontra.

Tags: in evidenza, Lontra, Wwf

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