Legna da fiume, archiviate le folli restrizioni burocratiche

Si potrà raccogliere senza più incorrere in verbali o sanzioni
Politica
di Alberto Maria Alessandrini

È ormai definita l’approvazione del c.d. Decreto Legna, norma che permetterà agli agricoltori di raccogliere il legname depositato naturalmente – in seguito a eventi atmosferici o meteorologici – nell’alveo di fiumi, torrenti, sponde di laghi ma anche sulla battigia del mare. Nato grazie ad un emendamento alla legge finanziari dell’on. Mirco Carloni – presidente della Commissione Agricoltura della Camera –  garantirà di prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne, oltre a contenere i consumi energetici grazie alla produzione di energia da biomassa. Sono anche previsti dei finanziamenti per porre in essere opere di pulizia (il fondo prevede uno stanziamento di 500 mila euro annui) .
Tematica già molto sentita nella regione Marche, la recente alluvione che ha colpito Senigallia e le zone limitrofe ha reso evidente come fosse necessario superare certe folli restrizioni burocratiche. Agli imprenditori agricoli sarà, quindi, permessa la raccolta di legname secco dai letti dei fiumi senza più incorrere in verbali e sanzioni.
“Dietro alle catastrofi naturali – ha sottolineato l’on. Mirco Carloni – non c’è solo il cambiamento climatico, ma anche l’eccessiva burocrazia. Impedire agli agricoltori di raccogliere il legname e di prendersi, quindi, cura del loro territorio, può causare accumuli torrenziali. Noi vogliamo che chi si impegna a mantenere pulito dal legname il fiume almeno non venga multato”.
Una pratica di buon senso che per generazioni si era sempre praticata e che solo incomprensibili logiche burocratiche avevano impedito negli ultimi decenni.

 

Tags: fiume, in evidenza, legna

Suggeriti

Una App ottimizza i processi delle aziende agricole picene
L’agricoltura nei classici, consigli sempre attuali

Da leggere