Castanicoltura, nelle Marche un settore di grandi potenzialità

Nel Piceno si concentra buona parte della produzione regionale
Economia
di Emiliano Pompei

Confagricoltura Ascoli-Fermo insieme ad alcuni enti locali ha organizzato una giornata tecnica sulla castanicoltura nella vallata del Fluvione, presenti i sindaci di Roccafluvione e Montergallo, rispettivamente Francesco Leoni e Sante Capanna, il presidente della Unione Montana Tronto e Fluvione Giuseppe Amici e l’assessore all’agricoltura della Regione Marche Andrea Maria Antonini che si è dimostrato ancora una volta molto vicino alle esigenze dei castanicoltori del territorio.

La castanicoltura da frutto è da sempre una delle più importanti risorse dell’economia montana del piceno tanto da essere riconosciuta dalla Regione Marche ed inserita nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali sia come Marrone di Roccafluvione che come Marrone di Acquasanta Terme. Nell’inventario forestale regionale viene indicato il “castagneto da frutto prativo” con superficie di circa 1.150 ettari, lo 0,4% della superficie boscata regionale, circa un quarto della superficie regionale a castagneti. Le superfici a castagneto da frutto sono concentrate nel Piceno e la distribuzione è ulteriormente concentrata, per il 90%, nei Comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco e Roccafluvione per circa 2.100 ettari.

La produzione di castagne e marroni è crollata negli ultimi decenni: dai 15.000 quintali (segnalati per il 1960 dalla Camera di Commercio di Ascoli Piceno) si è perso oggi quasi l’80%, secondo quanto stimato dal Corpo Forestale dello Stato con una grande riduzione del patrimonio varietale e in biodiversità. Con gli ultimi interventi della Regione si sta cercando di rivitalizzare il settore e di invertire il trend produttivo.

L’incontro con tecnici e castanicoltori è stata un’occasione per fare il punto sulla castanicoltura marchigiana, per definire le nuove sfide che il territorio impone, per valorizzare l’eccellenza delle produzioni castanicole locali individuando strategie, percorsi e sinergie. Grazie al contributo dell’agronomo e tecnico responsabile Confagricoltura Tommaso Ciriaci, sono state esposte le problematiche fitosanitarie più gravi che colpiscono i castagneti, mentre con Fulvio Viesi si è parlato delle tecniche di potatura e di innesto riportando le esperienze del Trentino nella gestione e commercializzazione del “marrone di Castione di Brentonico”.
L’incontro coordinato da Serafino Salvi ha visto una sessione in aula e una sessione pratica in bosco messo a disposizione dal gruppo dei castanicoltori del Fluvione.
L’incontro ha messo in chiara evidenza che il territorio piceno possiede una grande ricchezza da valorizzare e tutelare, mediante politiche che incentivino le produzioni e che stimolino le aziende a formare una rete per migliorare le sinergie. A tal proposito la Regione ha deciso di organizzare per il 22 giugno sempre a Roccafluvione un nuovo convegno rientrante in ciclo di incontri organizzati sul territorio per presentare bandi aperti e di prossima emissione oltre che fornire anticipazioni sulla programmazione 2023-2027. Gli incontri saranno fruibili in presenza (previa registrazione) e on-line.

Tags: Castanicoltura, in evidenza, piceno

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