Stress da caldo in stalla, crolla la produzione di latte

Antonio Trionfi Honorati: "Si registra fino ad un 20% in meno"
Economia

L’annunciato cambio meteorologico è atteso con impazienza dalle stalle marchigiane dove le violenti ondate di caldo di queste settimane hanno ridotto significativamente la produzione di latte.

“Eravamo abituati ad una minore produzione nei mesi caldi di luglio ed agosto – spiega Antonio Trionfi Honorati, presidente di Confagricoltura Ancona – ma con queste temperature che restano così alte la tendenza va sempre più peggiorando. Parliamo di un 20% in meno di latte, che tra l’altro in questo periodo è anche più leggero, visto che gli animali bevono di più e mangiano di meno, e dunque la produzione ha un più ridotto volume di grassi e proteine. Ed è un calo che va ad incidere in una situazione già pesante”.

Trionfi Honorati, che è titolare di una delle maggiori aziende zootecniche delle Marche con 360 tra vacche e bufale, snocciola numeri impietosi: “Gli aumenti mettono a rischio un settore che già nella nostra regione, penultima in Italia dopo la Liguria per numero di vacche da latte, è in forte difficoltà. Spendevo 650 euro al giorno fino ad un paio di anni fa per dar da mangiare ai miei animali, oggi la media giornaliera è di almeno 900 euro. Il prezzo del latto è un po’ risalito, questo è vero, ma comunque ancora non compensa i costi di produzione”.

Caldo record, dunque, come ulteriore strumento di preoccupazione per la tenuta di una filiera, quella zootecnica che, come detto, vanta nelle Marche numeri fortemente ridimensionati alla produzione: sono circa 6.500 le vacche da latte presenti nella regione, a fronte di un centinaio di allevamenti, di cui solo poche decine strutturati con numeri significativi. La produzione di latte si attesa sul mezzo milione di quintali a fronte dei 120 milioni prodotto in Italia.

Tags: in evidenza, latte, stalle, Trionfi Honorati

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