Crediti di carbonio su base volontaria: un’opportunità?

Un approfondimento utile per le aziende agricole e forestali
Economia

Con l’aumento delle preoccupazioni globali riguardanti i cambiamenti climatici, sempre più aziende e individui si stanno impegnando per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Grazie al nuovo Decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13 convertito con legge del 21 aprile 2023, un modo efficace per compensare le emissioni residue sarà l’acquisto – all’interno di un mercato volontario nazionale – di crediti di carbonio generati su base volontaria inseriti in un registro di crediti che verrà istituito presso il Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA)

Cosa sono i crediti di carbonio generati su base volontaria?
I crediti di carbonio generati su base volontaria rappresentano un’ulteriore misura delle riduzioni delle emissioni di gas serra realizzate al di là dei requisiti normativi. Mentre i crediti di carbonio regolamentati sono spesso associati a programmi governativi, come il Protocollo di Kyoto, i nuovi crediti generati su base volontaria saranno indipendenti da tali accordi e verranno adottati, esclusivamente sul territorio nazionale, da organizzazioni e individui desiderosi di ridurre la propria impronta di carbonio.
Nello specifico, i soggetti che potranno fare richiesta di registrazione di crediti prodotti attraverso attività aggiuntive, saranno i proprietari dei fondi e i gestori di superfici forestali.

Come funzionano i crediti di carbonio generati su base volontaria?
L’acquisto di crediti di carbonio generati su base volontaria si basa sul concetto di compensazione delle emissioni. I soggetti proprietari o gestori di superfici forestali che realizzano attività aggiuntive di imboschimento, rimboschimento e gestione sostenibile agricola e forestale rispetto a quelle previste dalla vigente normativa europea e nazionale di settore potranno produrre crediti. Questi crediti, attraverso modalità operative ancora in fase di elaborazione verranno certificati e successivamente inseriti all’interno del registro nazionale ed essere quindi oggetto di trattazione nell’ambito di un mercato volontario nazionale.
Per compensare le emissioni, l’acquirente finale acquista crediti di carbonio equivalente alle riduzioni stimate delle emissioni da esso generate. Questi crediti rappresentano una certa quantità di emissioni che è stata evitata o rimossa dall’atmosfera. L’acquirente può quindi utilizzare i crediti per compensare le proprie emissioni, riducendo l’impatto ambientale netto.

L’operatività del registro
L’operatività del registro di carbonio è ancora in fase di elaborazione ma prevede di essere operativo, almeno per il settore forestale, entro la fine del 2023. Per quanto riguarda il settore agricolo, la necessità di definire le baselines per l’operatività dei registri è ancora lunga dal vedersi completata ed in fase di elaborazione.
Entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della legge, verrà stabilito con decreto del Ministero dell’Agricoltura, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica:
• I criteri per l’istituzione del registro crediti di carbonio presso il CREA
• I criteri per l’attuazione del mercato volontario nazionale
• Le pratiche aggiuntive attuate da proprietari o gestori di superfici forestali che genereranno crediti di carbonio
• Le modalità in cui potranno essere certificati i crediti di carbonio dai soggetti proprietari o gestori di superfici forestali
• Come verrà gestito, presso il CREA, il registro pubblico dei crediti di carbonio nell’ambito del SIAN
Inoltre, entro ulteriori sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto, con decreto del Ministro dell’agricoltura verranno definite:
• Le modalità con cui questi crediti di carbonio potranno essere iscritti al registro del CREA
• Le modalità in cui il CREA aggiornerà il registro pubblico
• Le modalità di controllo dei crediti registrati dal CREA

Benefici dei crediti di carbonio generati su base volontaria
L’utilizzo dei crediti di carbonio generati su base volontaria offre numerosi benefici sia per l’ambiente che per le organizzazioni o gli individui coinvolti:
1. Riduzione delle emissioni: L’acquisto di crediti di carbonio generati su base volontaria consente di compensare le emissioni residue che non possono essere eliminate direttamente. Ciò contribuisce a una riduzione complessiva delle emissioni di gas serra.
2. Promozione della sostenibilità: Le organizzazioni che adottano i crediti di carbonio generati su base volontaria dimostrano il proprio impegno per la sostenibilità ambientale, migliorando la propria reputazione e attirando consumatori e investitori sensibili alle questioni ambientali.
3. Sostegno ai progetti ambientali: L’acquisto di crediti di carbonio supporta finanziariamente progetti di riduzione delle emissioni, come la produzione di energia rinnovabile, l’efficienza energetica o la riforestazione. Ciò favorisce lo sviluppo di tecnologie sostenibili e la conservazione degli ecosistemi.
4. Innovazione: L’adozione dei crediti di carbonio generati su base volontaria incoraggia l’innovazione nelle tecnologie e nelle strategie aziendali per ridurre le emissioni di gas serra, spingendo verso soluzioni più sostenibili ed efficienti.

Conclusione
I crediti di carbonio generati su base volontaria rappresentano uno strumento potente per affrontare i cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra. Attraverso l’acquisto di crediti, le organizzazioni e gli individui possono compensare le proprie emissioni residue e sostenere progetti che promuovono la sostenibilità ambientale. L’adozione di tali crediti contribuisce a creare un futuro più pulito e resiliente per il nostro pianeta.

Tags: Credi di carbonio, in evidenza

Suggeriti

Compensazioni una tantum per la pesca e l’acquacoltura
Incontri sui bandi rurali: prossima tappa Urbino

Da leggere