Interessano anche i settori agricolo ed agroalimentare i Piani Mirati di Prevenzione che la Regione Marche sta sviluppando nei settori produttivi del proprio territorio.
Obiettivo è quello di stimolare la riflessione interna del sistema di prevenzione aziendale, favorendo collaborazione e integrazione tra datore di lavoro, medico competente, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, responsabile del servizio di prevenzione e protezione e consulenti esterni. Tutto ciò al fine di migliorare il processo di valutazione e gestione dei rischi, sensibilizzando e accompagnando le aziende alla elaborazione di misure di prevenzione, ad una sorveglianza sanitaria più efficace sempre con un occhio particolare al contrasto delle disuguaglianze. Insomma, un’attività che porta alla creazione di una scheda di autovalutazione, strumento strategico che rappresenta per ogni azienda la cartina tornasole con cui acquisire consapevolezza di quanto fatto e quanto occorre fare per aumentare i livelli di tutela.
Sono state finora 2.800 le aziende attive nel territorio marchigiano coinvolte con un impatto potenziale stimato su quasi 30.000 lavoratori. Di queste 380 hanno interessato il settore agricolo per 1.000 lavoratori coinvolti. La Regione continua a stimolare le aziende ad intraprendere questo percorso, sottolineando le opportunità su più direzioni: per l’azienda che investirà risorse aderendo ai Piani Mirati di Prevenzione sono diversi i benefici fra i quali risparmi economici e maggiore produttività; per i lavoratori una migliore percezione e gestione dei rischi ed un aumento del benessere; per la Regione Marche una riduzione dell’impatto sulle cure, sulla riabilitazione e sul ricollocamento dopo eventi di infortunio o malattie professionali.
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