Transizione ecologica, le Marche seconde in classifica

I risultati presentati al Festival dell'economia circolare di Fano
Economia

Le Marche risultano la regione con la migliore prestazione di sostenibilità ambientale. È quanto emerge dal Rapporto presentato a Fano, in occasione di Circonomia, il Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica promosso tra gli altri da Eprcomuniczione e Kyoto Club. Il Rapporto, curato da Duccio Bianchi fondatore dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia (il più antico eco-istituto italiano), propone un ranking che mette in classifica le regioni italiane sulla base di un set di 25 diversi indicatori green. Le Marche, che pure sono una delle regioni più manifatturiere d’Italia, si legge nel rapporto, e dunque con la presenza più rilevante di attività economiche che producendo beni fisici consumano più risorse e più energia rispetto alle attività economiche “terziarie”, svettano in testa alla classifica, superate solo dal Trentino Alto Adige che vanta un’antica e consolidata “primazia” in fatto di attenzione all’ambiente. Il risultato delle Marche è migliore di quello medio dell’Italia in 20 indicatori su 25.

L’occasione ha permesso di istituire un vero e proprio processo alla transizione ecologica che ha visto schierati il pool dell’accusa e quello della difesa. “La transizione ecologica mostra più ombre – ha dichiarato Alessandro Rico, giornalista de La Verità nel pool dell’accusa – Secondo me occorre distinguere tra tre questioni: la prima è se c’è o non c’è cambiamento climatico, la seconda è se sia responsabilità dell’uomo o meno, la terza domanda è se la transizione ecologica sia la soluzione giusta. Dal mio punto di vista non lo è, ma è utile riflettere e confrontarsi anche perché questo sta in qualsiasi democrazia”. Il vicedirettore della Verità Francesco Borgonovo, in collegamento, ha incalzato: “La transizione energetica che viene venduta come ecologica succede perché qualcuno ce la impone”.

Per la difesa è intervenuto Stefano Ciafani, presidente di Legambiente: “La crisi climatica è arrivata anche nel Mediterraneo. L’Italia che siede nel tavolo del G8 può diventare Paese leader su questo fronte, sarebbe un suicidio nazionale lasciare questa opportunità alla Germania, agli Stati Uniti e alla Cina”. Nella difesa anche Francesca Santolini giornalista ambientale de La Stampa, Francesco Starace Partner EQT Infrastructure e Diego Mingarelli imprenditore.

Ha concluso il dibattito il giornalista Giuliano Ferrara, in collegamento: “Accusa e difesa vogliono la stessa cosa. Questo processo è stato istruttivo ma è bene considerare una terza via che sia il punto d’incontro tra accusa e difesa”. Nella giuria popolare sedevano alcuni studenti del Liceo Marconi di Pesaro e del Liceo Nolfi Apolloni di Fano. Giudice il giornalista di La7 Paolo Pagliaro che ha assolto la transizione ecologica, ma ha detto che i difensori devono sapere rispondere alle obiezioni dell’accusa.

 

Tags: in evidenza, transizione ecologica

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